Il cantiere per la riqualificazione di viale Treviri è stato ufficialmente consegnato dall’Arengo, nella persona dell’assessore ai lavori pubblici Cardinelli, alla ditta aggiudicataria che, a questo punto, nei prossimi giorni inizierà a lavorare. Lavori che, in ogni caso, saranno supervisionati – proprio per la presenza di possibili reperti storici dell’area interessata dall’intervento – da un’archeologa, come richiesto specificatamente dalla Soprintendenza. Un occhio di riguardo, dunque, verrà riservato anche all’aspetto archeologico qualora dovessero registrarsi dei rinvenimenti importanti, considerando comunque che, a differenza dei saggi di corso Trieste che arrivano ad una profondità di 3 metri, nel viale alberato di Porta Romana si scaverà molto meno (circa 40 centimetri) per consentire lo spostamento e l’adeguamento dell’impianto di illuminazione. Un impianto che dovrà essere spostato proprio per evitare, come accade attualmente, che i grossi alberi presenti oscurino in parte l’efficacia dei lampioni, quindi a scapito anche dell’immagine del viale. Proprio alla luce della tipologia di intervento da effettuare su viale Treviri, con scavi necessari all’adeguamento e spostamento dell’impianto di illuminazione, l’Arengo ha richiesto e ottenuto un parere per la tutela del patrimonio archeologico rilasciato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche per conto del Ministero per i beni e le attività culturali. Un parere che ha concesso l’autorizzazione allo svolgimento dei lavori previsti dall’Amministrazione comunale, ma «ricadendo il progetto in un’area nota per la presenza di importanti e consistenti emergenze archeologiche, soprattutto di epoca romana, si è ritenuto necessario che tutte le operazioni di scavo e movimentazione terra vengano effettuate sotto la sorveglianza di archeologi professionalmente qualificati». Quindi tutta quella parte dell’intervento che prevede operazioni di scavi per la realizzazione delle tracce relative all’impianto di illuminazione o, comunque, con movimentazioni di terra, vedranno la presenza e il monitoraggio di un’archeologa cui l’Arengo ha affidato l’incarico proprio nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza. In ogni caso, non si prevedono problemi per la viabilità, considerato che gli scavi riguarderebbero in particolare i marciapiedi, seppur a ridosso della strada. L’intervento voluto dal sindaco Fioravanti e l’assessore Cardinelli a Porta Romana, su viale Treviri, pone di fatto una particolare attenzione al miglioramento delle condizioni di visibilità notturna e quindi di sicurezza nella zona per automobilisti e pedoni, oltre che al miglioramento dell’efficienza energetica dell’impianto di illuminazione. Ed in questo senso, come detto, bisognerà intervenire con uno spostamento dei punti luce considerando che il viale è caratterizzato dalla presenza di grosse alberature che interferiscono in maniera rilevante sull’illuminazione della sede stradale a causa della loro troppa vicinanza degli stessi alberi ai lampioni. Per la copertura dell’intervento l’Arengo ha ottenuto un contributo ministeriale di 130.000 euro.