coronavirus 2 tamponiSenza inutili allarmismi, per Ascoli città e circondario mai come stavolta si tratta, sul fronte del Coronavirus, del momento della responsabilità. Con i primissimi casi positivi che hanno intaccato – per ora in misura contenuta – il sistema scolastico e con una serie di cerimonie, tra matrimoni, cresime e comunioni che si sono purtroppo rivelate potenziali punti di ampliamento dei contagi, adesso arriva davvero il momento di rispettare al massimo le regole, dall’utilizzo della mascherina quando è necessario al rigoroso mantenimento delle distanze. Per ogni caso positivo che sta uscendo fuori in questo periodo, ovvero un periodo in cui il lockdown sembra lontano e tutti stanno approfittando della ripresa delle attività a pieno regime per recuperare il tempo perduto, si sta creando una rete di potenziali contagiati e casi sospetti che rischia davvero di mettere in ginocchio, se non contenuta, la vivibilità sotto le cento torri. Quello che deve invitare a riflettere e a rispettare rigorosamente le regole, a tal proposito, è il fatto che da un semplice caso positivo che, però, magari emerge solo dopo qualche giorno in cui si è andati a scuola o si è presenziato a cerimonie o altre attività di gruppo (lavoro incluso), si rischia di arrivare ad isolare precauzionalmente tutti coloro che, ignari, nel frattempo hanno avuto la sventura di aver avuto un contatto ravvicinato proprio con la persona positiva. Ed ecco classi intere verso una possibile quarantena, così come tutti i presenti ad un matrimonio o a una cresima. E’ chiaro, dunque, che nonostante il gran lavoro dell’Asur attraverso il Servizio igiene e sanità pubblica e il laboratorio di biologia molecolare (che analizza i tamponi), se ogni cittadino non farà la propria parte mettendo più spesso la mascherina quando si è troppo vicini e cercando di evitare gli assembramenti, si rischia di arrivare a vedere tantissime persone chiuse in casa per i 14 giorni della quarantena fiduciaria, proporzionalmente all’aumento dei casi positivi. Con l’effetto di andare a creare, di fatto, una sorta di mini-lockdown per molti cittadini. Chiusi in casa seppure non positivi. Mai come adesso, quindi, collaborare è fondamentale.

Condividi:
Share Post
No comments

LEAVE A COMMENT

Don`t copy text!