Sono 17 le famiglie ascolane che otterranno il “paracadute”, consistente in un contributo di massimo 500 euro per poter pagare i canoni arretrati di affitto dell’abitazione a causa di una perdita di reddito durante il lockdown per il virus. In realtà, le domande pervenute sulla base del bando predisposto dall’Arengo, annunciato ad agosto dal sindaco Fioravanti e dall’assessore alle politiche sociali Brugni, sono state 34. Ma la metà sono state escluse perché il reddito Isee richiesto non era nei limiti previsti dall’avviso. Quindi chi ha richiesto il contributo, in questo caso, aveva un reddito superiore rispetto a quello necessario per partecipare al bando. Ed ora l’Amministrazione comunale procederà con l’erogazione dei contributi previsti alle 17 famiglie ammesse, con finanziamenti erogati dalla Regione.
In realtà, il numero delle domande pervenute all’Arengo per questo intervento straordinario di sostegno al pagamento canoni di locazione – che è distinto rispetto al tradizionale bando per i contributi alle famiglie morose sugli affitti – è risultato contenuto, con sole 34 domande e questo per i parametri molto stringenti per focalizzare l’aiuto su chi effettivamente ha perso reddito a causa del virus nei mesi da marzo a maggio 2020. Un sussidio, dunque, finalizzato ad aiutare chi si è trovato di colpo in difficoltà economiche nei tre mesi del lockdown che, in ogni caso, riguardava anche gli studenti universitari in affitto ad Ascoli, anche provenienti da altre regioni, che hanno subìto una riduzione del reddito familiare.
A poter presentare le domande, per ottenere questi contributi con fondi regionali agli inquilini morosi incolpevoli (la colpa, in questo caso, è del virus) erano famiglie che hanno subìto nel periodo marzo-maggio 2020 una perdita del proprio reddito ai fini Irpef superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. La richiesta del contributo prevedeva un’autocerficazione di attestazione della riduzione reddituale e di non poter disporre di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e gli oneri accessori. I richiedenti, in ogni caso, dovevano essere titolari di un contratto di locazione registrato di una unità immobiliare ad uso abitativo ubicata nel comune di Ascoli dove devono risiedere da almeno un anno. Inoltre, devono avere un reddito Isee non superiore a 35.000 euro annui oppure un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore a 26.000 euro. Inoltre, né il richiedente né i familiari devono essere titolari di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un altro immobile, fruibile ed adeguato alle esigenze del nucleo familiare, nell’ambito del territorio provinciale. Il contributo che ora verrà assegnato ai 17 beneficiari ammessi, dovrà essere pari alla somma necessaria a regolarizzare il pagamento dei canoni fino ad un massimo di 500 euro.