Il 2021 si presenta come un anno decisivo per una possibile accelerazione sul fronte del post terremoto con lo sblocco degli interventi per danni lievi. Ma anche con quasi 2500 pratiche del Piceno presentate – di cui circa 1400 avrebbero già ottenuto un decreto e la previsione di un contributo – da avviare e trasformare in altrettanti cantieri. La vera sfida sarà proprio quella di riuscire a gestire tutta la mole delle pratiche arrivate entro la scadenza dello scorso 30 novembre, per usufruire delle procedure semplificate disposte dall’apposita ordinanza del commissario Legnini, ma con un’altra scadenza all’orizzonte: quella del 31 gennaio per la presentazione dei progetti e della documentazione necessaria. Salvo proroghe o altre modifiche.
“Dopo la scadenza dello scorso 30 novembre, – spiega il presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Ascoli, l’ingegner Stefano Babini, che auspica una ulteriore semplificazione delle procedure – per l’utilizzo delle procedure semplificate relative alla sistemazione dei danni lievi, si apre ora una fase molto delicata da gestire. E’ prevista, infatti, una ulteriore scadenza, fissata per il 31 gennaio, per il completamento delle pratiche con l’invio della documentazione e la prenotazione dei progetti. Quindi, un lasso di tempo ristretto per gestire una mole di pratiche che, secondo il dato fornito dal commissario Legnini, si attesta su circa 4.500 domande presentate, nell’area del sisma, soltanto nel mese di novembre. Una situazione complessa se non ci saranno proroghe o ulteriori ordinanze di semplificazione. In ogni caso, nei prossimi mesi si tratterà di gestire tutta la fase dei progetti, le autorizzazioni e l’eventuale sblocco dei cantieri per migliaia di pratiche che potrebbero ritrovarsi tutte in fase di partenza. Anche con la necessità di reperire imprese disponibili, trattandosi di tantissimi potenziali cantieri. Dunque, una fase non semplice: bisognerà capire quale sarà la programmazione di questi interventi nei prossimi mesi. E’ auspicabile, sicuramente, un ulteriore semplificazione delle procedure, concedendo anche più fiducia ai tecnici”.