Approvati dalla giunta i Piani regionali di controllo della volpe e dei corvidi. “Tra i compiti assegnati alla Regione con il passaggio delle competenze dalle Province – spiega il vicepresidente e assessore all’Agricoltura e alla Caccia Mirco Carloni – , oltre alla gestione ordinaria, ci sono i piani di controllo della fauna selvatica. Dopo aver dato priorità ai Piani per le specie più impattanti come i piccioni e i cinghiali, con le volpi e i corvidi si chiude un percorso attraverso cui la Regione Marche si dota dei principali strumenti gestionali indicati dalla normativa e molto attesi anche dal mondo venatorio come ricordato dalle associazioni regionali nell’ultima riunione. Obiettivi dei Piani di controllo che hanno ottenuto il parere favorevole dell’Ispra, sono una migliore gestione del patrimonio zootecnico, la tutela del suolo, sanitaria, delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, la selezione biologica, la salvaguardia del patrimonio storico-artistico”. I piani di Controllo hanno durata quinquennale e trovano applicazione negli Istituti di protezione/produzione quali le zone di ripopolamento e cattura ((ZRC), le Aree di rispetto (AR), i Centri pubblici Fauna Selvatica (CPUFS) e le Aziende Faunistico Venatorie. Ogni anno verranno valutati i risultati ottenuti sulla base delle modalità di intervento adottate. In particolare i piani regionali per la volpe e i corvidi hanno lo scopo di tutelare la fauna selvatica stanziale (fagiano, lepre, starna, coturnice) e il contenimento dei danni causato dalle volpi ai terrapieni di infrastrutture viarie, ferroviarie e degli argini pensili e agli allevamenti avincunicoli e dei danni causati dai corvidi alle produzioni agroforestali, colture orticole a pieno campo e produzioni frutticole.