Oggi in Consiglio regionale è stata approvata la mozione del consigliere regionale Jessica Marcozzi insieme ai Marinangeli (Lega) e Putzu (FdI) per riaprire il tavolo delle trattative con società Autostrade sul discorso della terza corsia. “Qui ci giochiamo il futuro e la ripresa economica, sociale e turistica – spiega la Marcozzi – Senza dimenticare la sicurezza degli automobilisti. L’economia marchigiana, fermana ed ascolana in particolare, terre queste seriamente colpite dal sisma, passa dal trasporto su gomma lungo la dorsale adriatica. Il traffico lungo la dorsale Adriatica e nelle diramazioni verso ovest, ossia verso l’entroterra, i distretti, le aree artigianali, commerciali, industriali del Fermano e dell’Ascolano, è, però, aumentato a dismisura negli ultimi decenni. E qui si gioca la sopravvivenza di alcuni dei territori più importanti, non solo in termini economici, della nostra regione e dell’Italia intera. Ecco perché la Terza Corsia diventa assolutamente indispensabile. L’intervento, originariamente, come ben ricordato dall’assessore regionale Stefano Aguzzi, rientrava nel programma nazionale di Autostrade per l’Italia, interrotto a Porto Sant’Elpidio a causa di pareri negativi espressi da due Comuni. Oggi la Giunta regionale ritiene necessario completare l’intervento fino a tutto il tratto marchigiano con la terza corsia da Porto Sant’Elpidio a Pedaso, e avviare la progettazione con le varianti mediante arretramento dell’A14 fino a Porto d’Ascoli. La Giunta ha inserito all’interno dei fondi del Recovery Fund la scheda della Terza Corsia chiedendo di finanziare l’opera per 1 miliardo e 600 milioni. La Giunta continuerà ad attivarsi per i necessari confronti con il Ministero dei Trasporti e con società Autostrade per l’avvio delle successive fasi. Tutti insieme, riallacciandomi all’invito dell’assessore Aguzzi, intraprendiamo la battaglia, informiamo il Governo che abbiamo già gli strumenti per realizzare le opere senza creare strutture piramidali che non servono, e riconoscendo il ruolo fondamentale delle Regioni. La Terza corsia, ove realizzata, oltre che a una più snella circolazione, e dunque a minori rischi per gli automobilisti e a pratiche più agevoli per i soccorritori, ha comportato la realizzazione di opere compensative urbanistiche in molti casi risultate essenziali al rilancio dei territori interessati. Ecco perché solleciteremo il Governo centrale e i Ministeri interessati, affinché affrontino concretamente e fattivamente la questione della realizzazione della Terza Corsia tra Porto San Giorgio e il confine sud delle Marche riavviando un’interlocuzione con la Società Autostrade per valutare l’effettiva possibilità di realizzazione dell’infrastruttura”.