Il Piceno è ancora alla ricerca di una viabilità degna di tale nome. E su questo fronte sono tanti, addirittura 52 in questa fase, i cantieri gestiti dall’Anas per ridare respiro ai collegamenti del territorio. Un territorio duramente colpito da crisi, terremoto e Covid. Il tutto sulla base di un pacchetto di investimenti già avviati per oltre 28 milioni solo lungo la Salaria (escludendo il cantiere in fase di ripartenza tra Trisungo e Acquasanta), altri 21 milioni circa per la Nursina-Tre valli umbre di collegamento tra il Piceno e l’Umbria e ulteriori 3,1 milioni di lavori sul raccordo autostradale Ascoli-Porto d’Ascoli, cui si vanno ad aggiungere tanti altri cantieri aperti su strade provinciali e comunali.
Sui 52 cantieri per la viabilità nel Piceno attualmente aperti – secondo i dati aggiornati dall’Anas – in 39 casi vedono i lavori tutt’ora ufficialmente in corso. Tra questi, in 11 casi le opere sono praticamente concluse: si tratta di interventi avviati tra il 2017 e il 2018 ed ora giunti al termine che riguardano un tratto della Salaria dal km145 al 146 e il raccordo dell’Ascoli-Porto d’Ascoli (in entrambi i casi con miglioramento sismico di un viadotto), oltre ad opere di protezione sulla Nursina all’innesto con la provinciale 129 a Capodacqua e ad altri 7 cantieri su 5 strade provinciali e 2 comunali (a Palmiano e Force). Inoltre, sono gli interventi che l’Anas prevede di concludere entro l’anno in corso: i lavori nel tratto Agelli-Pastina, nella zona di Acquasanta, per un costo di 6,9 milioni di euro, con il cantiere aperto ad ottobre 2020 e la conclusione prevista per l’11 agosto 2021 (lo stato di avanzamento è del 4,29%); il risanamento della galleria Mercatili, al km 1,8 del raccordo autostradale Ascoli-Porto d’Ascoli, con un costo previsto di 1,4 milioni, avvio dei lavori avvenuto a giugno 2020 e ultimazione prevista per il 2 marzo 2021; sulla Salaria il consolidamento del versante in corrispondenza di Pescara del Tronto, per un costo di 4,1 milioni di euro, con avvio a novembre 2020 e conclusione prevista per il 9 novembre 2021; gli interventi di ripristino e anti infiltrazioni nelle gallerie Arli 1 e Arli 2, sempre lungo la Salaria (1,5 milioni di euro), con consegna del cantiere ad ottobre 2020 e ultimazione prevista per il 25 luglio 2021.
Ci sono, poi, 25 cantieri ancora in corso che sono in ritardo rispetto al termine inizialmente previsto per la riconsegna. Tra questi c’è anche un caso in cui, sulla Salaria, al km 160,3, per il miglioramento sismico di un viadotto per un importo di 3,9 milioni di euro, i lavori non sono ancora partiti dopo la consegna alla ditta a luglio. Poi, ci sono interventi con differenti stati di avanzamento che vanno, strada per strada, da meno dell’1% fino a circa il 90%. In14 cantieri i lavori hanno ormai superato il 95% di avanzamento e, quindi, sono ormai prossimi alla conclusione: si tratta di interventi che, comunque, stanno arrivando comunque con un lieve ritardo rispetto al cronoprogramma, tra i quali i lavori ad Ascoli sul raccordo tra Monticelli e il Marino (l’ex Salaria), quelli sulla Piceno Aprutina sempre nel capoluogo piceno, così come sulla provinciale Nursina dall’innesto del viadotto Rozzi a Forca Canapine e in altri tratti. E ancora, sulla statale delle Tre valli umbre, sulla Salaria per miglioramenti sismici e protezioni da caduta massi, su alcune strade provinciali e comunali.