“Una situazione incresciosa e imbarazzante, di quelle tipicamente condizionate dalla malaburocrazia, che ho voluto conoscere meglio e di cui mi farò parte diligente verso il Governo”. Sono le parole dell’assessore regionale Guido Castelli al termine dell’incontro di questa mattina ad Ascoli con una rappresentanza di lavoratori delle tante aziende locali artigiane che da settembre 2020 non ricevono la Cassa integrazione Covid. Il colloquio si è svolto a margine del sit in organizzato dai rappresentanti di ditte che operano soprattutto nel turismo, come quelle di organizzazione di viaggi e Ncc: “Ho voluto affrontare questa problematica in maniera diretta e tempestiva – spiega Castelli – perché fa soffrire centinaia di lavoratori, e le loro famiglie, di un settore già oltremodo colpito sul piano del mercato. Oltretutto, volevo capire ancora meglio il motivo di questi ritardi accumulati, visto che non è la prima volta che accade”. Come specificato dall’assessore, l’ostacolo non riguarderebbe lo stanziamento di fondi, ma sarebbe, invece, del tutto procedurale. “È una tipica vicenda condizionata dalla malaburocrazia – dice -: i soldi ci sono, ma per stanziarli bisogna superare enormi peripezie: ben tre decreti ministeriali, prima della validazione di organismi tra cui la Corte dei Conti, la Ragioneria dello Stato. Questo porta i lavoratori ad attendere ancora il pagamento delle mensilità da settembre a gennaio”. Castelli, poi, afferma di aver ricostruito la situazione anche tramite il dialogo con la Fsba, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, nonché di aver operato per aspettarsi novità a breve: “Mi sono prontamente informato, relazionandomi anche con l’Ente bilaterale che sovraintende alle liquidazioni, il quale non ha nessuna colpa visto che i ritardi sono imputabili allo Stato. Anzi, sono felice di aver trovato molta collaborazione. Credo e spero che questa situazione si sblocchi entro la prossima settimana, almeno con il pagamento degli arretrati relativi al 2020”. Infine, l’impegno di porre rimedio alla situazione partendo dalla radice del problema: “Se, da un lato, i ritardi verranno tamponati dall’altra urge certamente un intervento governativo per semplificare le modalità di erogazione di questi fondi. Per questo mi farò parte diligente affinché la Regione si faccia sentire con Roma al fine di semplificare queste procedure. Le difficoltà delle nostre imprese, soprattutto del turismo, sono già molte. Non possiamo permetterci anche situazioni del genere”.