L’Arengo lavora a tutto campo per individuare prima possibile le sedi temporanee che dovranno ospitare circa 2mila studenti nel momento in cui, presumibilmente già nel corso del 2022, partiranno i primi cantieri per adeguamento sismico o ricostruzioni di 8 scuole cittadine. Ed in questa direzione il sindaco Fioravanti sta cercando di coinvolgere anche la Provincia per la possibilità di utilizzare alcuni spazi eventualmente disponibili dell’istituto Umberto I (che ospita Geometri e Ragioneria). Intanto, proprio per parlare delle soluzioni scolastiche temporanee, il sindaco Fioravanti e l’assessore alla pubblica istruzione Acciarri si sono confrontati, dopo i dirigenti, anche con oltre 60 rappresentanti dei genitori di varie classi per condividere passo dopo passo le possibili scelte in questa direzione. Fioravanti, infatti, vuole continuare a condividere tutti i passaggi e le decisioni proprio con il mondo della scuola, dai dirigenti ai genitori degli studenti. Di fatto, si stanno cercando spazi disponibili all’interno dei vari plessi di ciascun istituto scolastico comprensivo, mentre l’Arengo sta monitorando anche eventuali spazi in altri edifici comunali. Ma, nel frattempo, è emersa anche questa ipotesi di coinvolgimento della Provincia. Altre soluzioni, inoltre, dovrebbero arrivare dalla disponibilità di immobili concessa anche da privati attraverso l’avviso comunale che sarà pubblicato entro un mese. Complessivamente, in base ai risultati di uno specifico studio, saranno circa 2mila gli studenti che, man mano che partiranno tutti i cantieri, dovranno trasferirsi. L’Arengo, come è stato ribadito anche ai rappresentanti dei genitori, è quello di andare a individuare le sedi temporanee tenendo conto della vicinanza degli immobili alle attuali scuole, per limitare al massimo i disagi a studenti e famiglie, tenendo conto ovviamente anche del costo dell’operazione. Una delle soluzioni potrebbe essere quella dell’istituto Umberto I, in pieno centro, che attualmente ospita Geometri e Ragioneria e che ha accolto anche studenti del liceo classico durante i lavori di sistemazione della sede di viale Vellei.