La forza delle idee, partendo da oggi, per arrivare a disegnare la città dei prossimi 20 anni. E’ questo l’obiettivo ambizioso che ora il sindaco Fioravanti traduce nel primo giorno di operatività per correre verso il traguardo di Ascoli come città metromontana, capoluogo pronto a interfacciarsi con tutti i comuni dell’entroterra per ripopolare il territorio e progettarne la ripartenza dopo 5 anni in cui sisma e Covid hanno rovesciato le vite degli ascolani come un calzino. E’ per questo motivo che questa mattina il primo cittadino ha chiamato a raccolta il presidente del consiglio comunale Bono, gli assessori, i dirigenti e i rettori di Unicam, Pettinari, e della Politecnica delle Marche, Gregori. Università che da oggi inizieranno a lavorare al progetto partendo da una mappatura dell’esistente, dalle imprese agli immobili culturali e alle strutture turistiche, oltre ad aree verdi e le infrastrutture digitali sul territorio. Per poi realizzare una pubblicazione congiunta che indichi le possibili azioni da intraprendere per accogliere nuovi abitanti, turisti e nuovi investitori. Un traguardo ambizioso ma non irraggiungibile, considerando che osare, dopo le emergenze per terremoto e Covid, è doveroso per poter ripartire.
“Questo – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – è un passaggio storico per la nostra città in proiezione futura. Un grazie a Politecnica e Unicam che lavoreranno per noi. Si inizierà con una mappatura per capire chi siamo, com’è Ascoli oggi. Poi, si disegneranno le linee della nuova città con l’obiettivo di renderla più attrattiva dal punto di vista abitativo, turistico e di potenziali investitori». «Quattro sono i focus principali che abbiamo individuato, tra cui innanzitutto invertire la tendenza e contrastare lo spopolamento, anche coinvolgendo i comuni limitrofi e le aree montane. condividendo progetti e idee. Il secondo obiettivo è quello culturale e turistico, utilizzando il nostro patrimonio anche a beneficio dei visitatori. Poi vogliamo migliorare la qualità della vita, del progetto Ascoli Green legato agli spazi verdi e all’ambiente, Infine, la città smart e digitale, con l’obiettivo di estendere i servizi anche alle 73 frazioni per valorizzarle”.
“Un ringraziamento doveroso va alle Università – ha sottolineato il presidente del consiglio comunale, Alessandro Bono – che hanno accettato di collaborare in questa importante attività per disegnare la città del futuro. Sarà importante lavorare sullo stretto legame tra ripopolamento e creazione di nuova occupazione”.
Poi le parole dei due rettori. “La collaborazione tra Università e istituzioni – ha evidenziato il rettore della Politecnica, Gianluca Gregori, affiancato dal professor Temperini e dalla dottoressa Costantini – è fondamentale. E con Unicam stiamo già lavorando per un dottorato di ricerca. Preoccuparsi di ridisegnare la città dei prossimi anni è fondamentale, considerando che le Marche, Ascoli inclusa, dal 2008 al 2020 hanno perso il 20% del Pil. Le imprese artigiane in città sono scese dalle 1307 del 2010 alle 1.103 di oggi. Inoltre, la popolazione anziana è in aumento e calano gli stranieri. Il nostro compito sarà mappare tutte le imprese e ciò che fanno, individuando anche quelle che potrebbero trasformarsi e le tipologie che mancano sul territorio”. “L’impatto del Covid si sta facendo sentire – ha spiegato Claudio Pettinari, rettore di Unicam – e ha cambiato completamente le nostre abitudini, le nostre vite. Ascoli con questa iniziativa si prepara per adattarsi a questi cambiamenti che avranno effetti anche per i prossimi anni. Noi mapperemo tutti gli edifici comunali, ma anche le aree verdi e il patrimonio ambientale, per capire poi come utilizzarli e valorizzarli al meglio”.