Sono già una decina i beneficiari del reddito di cittadinanza al lavoro a Palazzo Arengo, impegnati in attività utili per la comunità. Il Comune ascolano è tra i primi in Italia ad essersi mosso concretamente in tal senso. Sulla scorta di una serie di progetti specifici messi a punto dall’Amministrazione comunale, stanno già collaborando alle attività dell’ente circa 10 persone che percepiscono il sussidio mensile dallo Stato, sulla base delle attività individuate appositamente dall’assessorato alle politiche sociali. Ha preso il via, quindi, il percorso fortemente voluto dal sindaco Fioravanti insieme all’assessore Brugni che, prossimamente, vedrà partire gradualmente tanti altri progetti, tra cui anche quelli delle associazioni di volontariato. Gli ultimi 3 in ordine di tempo sono stati proposti nei giorni scorsi dalla Bottega del terzo settore. Alla fine, nell’ambito sociale ascolano, saranno 139 le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza coinvolte in queste attività sia comunali che delle associazioni.
Tra i progetti definiti dall’Arengo e, in parte, già attivati, figurano quelli che prevedono l’utilizzo per attività di supporto in un asilo nido comunale, ma anche per garantire un aiuto anche ai servizi cimiteriali, per le funzioni di portierato in alcuni uffici dell’ente e altri progetti come “Il Comune informa”, legato al loro utilizzo negli uffici Urp (relazioni con il pubblico) e Protocollo e quello individuato come “Ascoli smart city”, con utilizzo nell’ambito del servizio dello Sportello unico per l’edilizia. A queste proposte aggiungono quelle di associazioni tra cui “Insieme per non essere soli”, “Tipori verso tutti”,“Agriabilità”, “Accogliamo”, “Il valore dello sport” e 5 progetti di Pagefha legati ad agricoltura sociale, al supporto domiciliare ad anziani e disabili, alle attività del centro “Colibrì” e ad altri servizi. Con l’integrazione, ora, degli altri 3 nuovi progetti presentati dalla Bottega del terzo settore.