piazza arringo coronaSettimana decisiva, quella che si apre oggi, per ridisegnare il nuovo volto di piazza Arringo. Il sindaco Fioravanti, insieme all’assessore ai lavori pubblici Cardinelli, intende stringere i tempi e proprio nella settimana entrante intende prendere una decisione per sbloccare la progettazione dell’opera e poi avviare i lavori entro la fine dell’anno, come da cronoprogramma legato all’utilizzo dei finanziamenti previsti dal bando Iti 1. Dopo la consultazione dei cittadini e dei tecnici attraverso un apposito avviso, con oltre 30 proposte arrivate all’Arengo, si passa quindi alla fase concreta per riqualificare la centralissima piazza. Anche alla luce della necessità di un miglioramento della tenuta della pavimentazione a seguito delle verifiche degli esperti dell’Università di Parma. Una scelta che arriverà anche dopo un confronto avuto con la facoltà di Architettura di Unicam e con l’artista Giuliano Giuliani, considerando la volontà di andare ad utilizzare, perlomeno in una parte della piazza, una pietra locale di prestigio come il travertino che garantisca un impatto visivo unico e inconfondibile alla piazza stessa. Il progetto, tra le altre cose, dovrà tener conto anche della necessità rilevata, in maniera precauzionale, di migliorare anche la tenuta della pavimentazione, rispetto a quella attuale, dopo le riflessioni fatte a seguito dei monitoraggi effettuati dagli esperti dell’Università di Parma sulla pietra indiana e tenendo conto di una possibile risposta ottimale alle sollecitazioni anche in prospettiva futura. Poi la pietra indiana che si andrà a recuperare dopo la sostituzione verrà utilizzata per altre vie pedonali del centro storico ascolano. L’elaborazione progettuale, secondo la programmazione messa a punto dal sindaco Fioravanti e dall’assessore Cardinelli, dovrà essere completata in tempi rapidi, perché l’obiettivo è poi sbloccare l’affidamento dei lavori dopo l’estate e aprire, comunque, il cantiere entro l’anno per poter contare sui finanziamenti resi disponibili dalla Regione grazie ad una rimodulazione del bando Iti 1.

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