La Provincia di Ascoli ha messo a punto il regolamento che prevede all’attivazione anche nel Piceno della nuova tassa da pagare prevista dallo Stato, ovvero il canone unico, che va ad includere qualsiasi tipo di occupazione di aree o spazi pubblici, nel caso specifico quelli provinciali, andando di fatto ad inglobare tutte le varie imposte previste finora dalla Cosap (per gli accessi sulle strade di competenza della Provincia) alla Tosap ovvero l’occupazione per attività commerciali o eventi, ma anche i canoni ricognitori per l’utilizzo del suolo e sottosuolo per lavori e servizi, per l’apposizione della segnaletica o di mezzi pubblicitari. Ora tutte queste tipologie di utilizzo delle aree provinciali, sia in maniera permanente che temporanea, saranno racchiuse all’interno di questo canone unico che i richiedenti dovranno pagare a Palazzo San Filippo. Ed in tal senso, l’Amministrazione provinciale, dopo aver approvato il regolamento per l’applicazione del canone, definirà ora – con un nuovo decreto del presidente Fabiani – le varie tipologie di tariffe in base agli utilizzi e al valore delle aree che si utilizzeranno. I pagamenti dovranno essere effettuati dal momento in cui si otterrà l’autorizzazione. Con il sì della Provincia al nuovo canone unico, che dovrà essere applicato anche dai Comuni, si sblocca, dunque, l’applicazione di una nuova tassazione relativa all’uso di aree di competenza dell’ente. Nelle aree sotto la competenza provinciale non si includeranno, però, i tratti di strada all’interno dei centri abitati con più di 10mila abitanti, mentre saranno incluse anche le arterie stradali che seppur regionali siano sotto la competenza della Provincia in virtù di accordi con la Regione. Le nuove regole approvate da Palazzo San Filippo disciplineranno ora le occupazioni di qualunque natura, sia permanenti che giornaliere sui beni appartenenti al patrimonio indisponibile della Provincia, nonché le occupazioni di aree di proprietà privata soggette a servitù di pubblico passaggio che insistono sul territorio provinciale, suddiviso in zone in base all’importanza dell’ubicazione dell’occupazione. Sono previste esenzioni, ma anche controlli e sanzioni. Previsti anche controlli per andare ad individuare quelle che sono considerate occupazioni abusive, oltre quelle regolarmente riconosciute con autorizzazioni permanenti o temporanee.