Non potrà sbloccarsi prima del prossimo mese di ottobre il cantiere sulla Salaria per l’ammodernamento del tratto tra Acquasanta e Trisungo. Il Tar, infatti, dopo l’udienza dello scorso 26 maggio, ha deciso di rinviare al 20 ottobre (per favorire l’accesso a tutta la documentazione da parte del ricorrente) ogni decisione sul nuovo appalto dell’Anas dopo il fallimento dell’impresa Carena. Il ricorso era stato presentato nel marzo scorso da un’impresa edile che era stata esclusa dalla gara di appalto per chiedere l’annullamento delle procedure. Slitta ancora, dunque, la possibile ripresa dei lavori per questo importante intervento stradale nel territorio piceno – parliamo di oltre 80 milioni di euro iniziali, ora 65 milioni circa – che resta ancora congelato dopo lunghi anni di attesa nella fase propedeutica e poi, dopo 4 anni dal primo appalto dei lavori fermato a causa del fallimento dell’impresa aggiudicataria. Sulla base del ricorso il Tar di Roma, dopo aver analizzato la situazione e la documentazione, ha deciso di rinviare al prossimo 20 ottobre una decisione nel merito, riguardo la richiesta di annullamento delle procedure che avevano portato alla nuova aggiudicazione nello scorso mese di gennaio. Ovvero circa 3 mesi dopo il blocco del cantiere per il fallimento dell’’impresa Carena, che aveva realizzato il 38% dei lavori. Il Tribunale amministrativo ha infatti richiesto all’Anas, in quanto ente gestore della gara di appalto, di consentire alla società ricorrente l’accesso agli atti di gara. Per poi arrivare ad esprimersi nel merito della vicenda, come detto, ad ottobre. A questo punto, quindi, si dovrebbe attendere il pronunciamento dei giudici amministrativi romani per poter capire come evolverà la situazione. C’è ancora, dunque, da superare – in un senso o nell’altro – l’ostacolo giuridico-amministrativo che, in ogni caso, sta rallentando i tempi per la ripresa dei lavori.