arengo5Il potenziamento del progetto per candidare Ascoli capitale italiana della cultura 2024 passerà anche attraverso il sostegno, anche economico, di tutti coloro – enti, aziende e privati – che vorranno farsi avanti. Il sindaco Fioravanti e la giunta, infatti, hanno deliberato l’istituzione di un comitato speciale (da affiancare a quello tecnico formato da esperti) aperto a soggetti pubblici e privati che vorranno sostenere l’importante progetto. Il nuovo comitato si chiamerà “Comitato Ascoli 2024” e coinvolgerà tutte quelle realtà pubbliche e private del territorio che si metteranno a disposizione per contribuire, sia economicamente che dal punto di vista dell’arricchimento del dossier, al raggiungimento del risultato. Su proposta del sindaco ora è stata anche disposta la pubblicazione di un avviso, con scadenza il prossimo 20 luglio, per  l’istituzione di questo nuovo organismo che affiancherà il Comitato tecnico (incaricato degli indirizzi strategici e del dossier da presentare per la candidatura). Nello specifico, il “Comitato per Ascoli 2024” – come illustrato dal sindaco Fioravanti in giunta – avrà lo scopo di sostenere, in un’ottica sussidiaria, la candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura 2024, attraverso «forme di collaborazione pubblico-privato che diverranno punti di forza del progetto da presentare e che possano annoverare tra i soci fondatori promotori, insieme al Comune di Ascoli, soggetti legati al territorio e da sempre vicini allo sviluppo e al sostegno della comunità». Una sorta di azionariato popolare.  E poi, chiaramente, sarà l’Arengo ad occuparsi della governance dei progetti inseriti nel dossier di candidatura. Il nuovo comitato, che non ha finalità di lucro, avrà esclusivamente lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della città, mobilitando tutte le energie della città, ed in particolare le forze produttive e il sistema economico, per sostenere e arricchire il programma di attività ed iniziative per sostenere la candidatura di Ascoli capitale della cultura 2024, «potenziando la fruizione culturale come strumento di crescita della comunità e di inclusione sociale». I membri del comitato speciale si divideranno in soci fondatori promotori, soci sostenitori e soci ordinari.  I primi saranno quelli che aderiranno già nella fase costitutiva del nuovo comitato versando una quota associativa di 20mila euro al momento della sottoscrizione dell’atto costitutivo. Poi potranno aderire, come soci sostenitori, altri enti o singoli privati interessati versando una quota di 10mila euro e, infine, potranno essere accettati a far parte del comitato, come soci ordinari (versando una quota di adesione di mille euro) tutti coloro che aderiscano agli scopi istituzionali.

 

 

 

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