Giovedì scorso è iniziata la vaccinazione in meno di 50 farmacie marchigiane, la notizia ha avuto molto risalto sulla stampa e sui vari media .
Andrea Avitabile , presidente di Federfarma Marche , ha ammesso con sincerità che “ quando ci si trova ad affrontare cambiamenti epocali, come è apparsa fin dal primo momento la possibilità di vaccinare in farmacia , le complessità e le variabili siano sempre molte”.
“Il più importante successo della storia della professione farmaceutica italiana negli ultimi 20 anni» è l’avvio delle vaccinazioni in farmacia – informa Avitabile – “per la prima volta c’è stato un massiccio coinvolgimento della nostra professione in una campagna di vaccinazione nazionale; l’auspicio è che il servizio sanitario nazionale si affidi alle farmacie anche per tutte le future campagne di immunizzazione, vista la grande ed appassionata disponibilità dei farmacisti titolari e dei loro collaboratori . In sede nazionale si informa che nelle prossime settimane la poderosa campagna di vaccinazione di massa potrebbe passare da una gestione centralizzata presso gli hub vaccinali a un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto più capillare e prossimo al cittadino, appoggiandosi alle farmacie ed ai medici di famiglia.
C’è comunque soddisfazione nel ricordare che la regione Marche è stata tra le prime in Italia ad avviare la vaccinazione in farmacia, : un qualificante avvio verso la “farmacia dei servizi” , confermato con più di 165.00 tra test sierologici e tamponi in auto somministrazione effettuati e registrati in quattro mesi in oltre 200 farmacie. Questa diffusa attività di screening offerta dalle farmacie, ha permesso di monitorare e sorvegliare l’evoluzione epidemiologica del virus.
Un sistema di grande complessità organizzativa in cui Codin Marche, come consorzio tra i distributori intermedi del farmaco, cura , in questa fase sperimentale, il servizio di distruzione in forma gratuita, “ superando – come ricorda il presidente Alberto Ceccolini – difficoltà di gestione di un prodotto complesso”.
“L’attuale è un momento di enormi cambiamenti – conferma Avitabile – come professionisti della salute vogliamo dimostrare la capacità di affrontarli nel modo più opportuno, non potevamo rendere operative in contemporanea tutte le 225 farmacie accreditate, entro una decina di giorni vedremo il sistema pienamente funzionante”. Nei primi giorni sono già state consegnate alle 66 farmacie attivate più di 2.300 dosi di vaccino già somministrate .
Per Avitabile “dobbiamo essere soddisfatti , mettere da parte polemiche pretestuose e dare merito alla Regione Marche e all’Assessorato alla Salute di avere colto al volo la nostra disponibilità guidandoci nella gestione amministrativa e procedurale del nuovo servizio.
Questa sfida è la conferma della volontà del sistema marchigiano delle farmacie di interfacciarsi con l’Istituzione pubblica , i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta , tutte le componenti del pianeta salute su tanti argomenti fondamentali per assicurare al cittadino il migliore servizio sul fronte della salute .
Marco Meconi , vice presidente di Federfarma Marche e rappresentante delle farmacie rurali sottolinea “siamo tutti convinti dei valori positivi delle farmacie marchigiane: la capillarità , la presenza in territori spesso troppo lontani dalle strutture ospedaliere , la professionalità degli uomini in camice bianco ed il rapporto di fiducia con il cittadino”.
«I farmacisti hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia – continua Meconi – siamo stati in prima linea nella lotta al Covid fornendo risposte concrete alle esigenze dei cittadini, le farmacie sono state sempre aperte, e si sono affermate, ancora di più, sempre al fianco dei pazienti, come punto di riferimento del servizio sanitario sul territorio» .