Sono pienamente legittimi gli atti con i quali il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, a seguito delle elezioni del 20 e 21 settembre 2020, ha nominato la giunta regionale ed ha assegnato le deleghe agli assessori.
Lo ha sancito il Tar Marche con la sentenza n. 557/2021 con la quale il giudice amministrativo ha respinto e dichiarato infondato nel merito il ricorso presentato da alcuni ricorrenti, confermando così la legittimità della composizione della giunta regionale delle Marche che vede la presenza di una donna tra gli assessori, in coerenza con le previsioni dello Statuto regionale. Il Tar ha evidenziato come il presidente della Regione Marche abbia rispettato l’art. 7, comma 2, dello Statuto regionale, il quale prevede la garanzia della rappresentanza di entrambi i sessi, ottemperata dalla presenza di una donna. La giunta regionale, dunque, risulta formata in modo perfettamente aderente alla legge.