pretare36Il  primo cittadino di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti ha ricordato quei giorni difficilissimi: “cinque anni fa dedicammo ogni attenzione all’imperativo urgente di accogliere il maggior numero possibile di persone strappate alla propria vita offrendo loro, con la meravigliosa collaborazione di una città intera, non solo un tetto ma servizi e calore umano. Ricordo – ha sottolineato – la generosa mobilitazione dei giovani sambenedettesi, a cui poi avremmo attribuito il Gran Pavese Rossoblù, degli albergatori, dei commercianti, delle associazioni di volontariato ad iniziare dalla nostra Protezione civile, delle scuole, di tutti coloro che si misero subito a disposizione”.
Piunti guarda al futuro, ma con preoccupazione: “se a distanza di 5 anni quella fase emergenziale è chiusa, resta drammaticamente aperta quella della ricostruzione, resta intatta la necessità di ridare una vita ordinaria, una prospettiva a quelle terre. Qualcosa ultimamente si è mosso, ma ancora troppo poco per chi attende da 5 anni. A tutti coloro che continuano a lottare ogni giorno per riprendersi un’esistenza normale va il pensiero affettuoso di tutta la comunità sambenedettese”.

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