Ferroviaria due mari“Lasciare che qualche centinaio di chilometri tenga ancora oggi separati l’Adriatico e il Tirreno – al netto di una Salaria in via di definizione – è un’imperdonabile leggerezza”. Queste parole sono state pronunciate dal Vescovo di Rieti e Amministratore Apostolico di Ascoli Piceno, Domenico Pompili, in occasione della messa per i cinque anni dal drammatico terremoto del Centro Italia. Personalmente, sposo e ribadisco con forza quanto dichiarato da Sua Eccellenza. E credo che tutti i sindaci, tutti i rappresentanti delle istituzioni e tutti gli stakeholders del territorio debbano sostenere questa importante battaglia per il Centro Italia, facendo sentire la voce di una comunità che da troppo tempo vive una grave situazione di isolamento infrastrutturale. Il sisma del 2016 ha ulteriormente peggiorato tale condizione: la realizzazione della Ferrovia Salaria garantirebbe non solo un necessario e imprescindibile collegamento tra la Dorsale Adriatica e quella Tirrenica, ma darebbe un importante impulso al turismo dei territori coinvolti, ponendo anche un freno allo spopolamento delle aree interne. Per questo motivo, già da tempo, come Comune di Ascoli Piceno abbiamo lanciato il manifesto per la Ferrovia Salaria, alla quale hanno aderito diversi rappresentati delle aree interessate. Al Governo abbiamo chiesto di finanziare lo studio di pre-fattibilità dell’opera, e da parte del Ministro Enrico Giovannini c’è stata apertura e disponibilità nei confronti delle esigenze manifestate dai nostri territori. Auspico che tutti facciano la loro parte, affinché al Governo arrivi forte e chiara la voce di una comunità forte, coesa e che ha davvero bisogno di questa infrastruttura.

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