Si avvicina la seconda rata da pagare della Tari, prevista per il 30 settembre, ma per tutte le famiglie in difficoltà economiche che rientrino in specifici parametri definiti dall’Arengo e le attività che hanno subìto restrizioni e quindi cali di fatturato a causa del Covid resta la possibilità di usufruire della riduzione Tari concessa dall’Arengo . Infatti, i nuclei familiari, le imprese e i titolari di partita iva danneggiati economicamente dalla pandemia e che rientrino nelle condizioni specificate dall’amministrazione comunale e che non lo abbiano già fatto potranno richiedere entro il prossimo 31 dicembre una riduzione della Tari che potrà andare dal 40 al 50%. Un ulteriore aiuto, dunque, che potrà essere richiesto formalmente entro la fine dell’anno. Tre sono le possibilità di richiedere entro e non oltre la fine del 2021 la riduzione della tassa sui rifiuti. Per le utenze non domestiche, le riduzioni previste sono di due tipi. Una riduzione della Tari al 50% è prevista per le attività interessate da chiusure obbligatorie e altre restrizioni governative. La seconda tipologia di riduzione, invece, prevede la diminuzione della Tari di un 40% per tutti i titolari di partita iva e che svolgono professioni o attività d’impresa che hanno già beneficiato del contributo statale a fondo perduto avendo subìto danni economici a causa del Covid. Invece per le famiglie con reddito Isee annuo non superiore ai 12mila euro e che siano in grado di documentare una sospensione dell’attività lavorativa o il ricorso ad ammortizzatori sociali a causa degli effetti della pandemia, la riduzione sarà del 40%. Cittadini e partite iva interessate dovranno presentare specifica istanza entro il 31 dicembre all’Ufficio tributi del Comune attestando di rientrare tra le categorie destinatarie della riduzione e specificando la tipologia.