Arquata del Tronto b“Da una parte la politica infrastrutturale in netta accelerazione, con gli obiettivi puntati soprattutto (ma non solo) sulla Salaria. Dall’altra la ricostruzione post sisma, arrivata ad una fase decisiva in quel di Arquata del Tronto.
In tal senso, domani giovedì 7 ottobre sarà una giornata molto importante”. Queste le dichiarazioni dell’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli che aggiunge: “Prima, in mattinata, il sopralluogo che come Regione effettueremo nel borgo devastato dal terremoto insieme alla struttura commissariale, ai tecnici dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione, della Soprintendenza e del Comune.Con loro, una componente dell’Esercito italiano. Al centro dell’incontro, infatti, ci sono le demolizioni da mettere in atto nel centro storico di Arquata, dove si sta dando il via alla fase operativa dell’ordinanza speciale che inquadra appunto gli interventi di ricostruzione del cuore del paese.
Nel pomeriggio, invece, focus ad Acquasanta Terme, dove al centro del tavolo c’è la valutazione del progetto di ristrutturazione di un tratto della strada Salaria, una delle arterie fondamentali del cratere sismico, nello specifico quello che unisce la cittadina termale alla frazione di Favalanciata. Oltre alla Regione Marche, ci saranno Fulvio Soccodato (Commissario straordinario di Governo per la Salaria) e i rappresentanti del Comune, tra cui il sindaco Sante Stangoni”. “Un intervento – spiega Castelli -che va ad aggiungersi ad una lista già corposa, tutta incentrata sulla parte marchigiana del cratere . Sempre sulla Salaria, infatti, entro due anni verrà portata a termine la variante che unisce Quintodecimo di Acquasanta a Trisungo di Arquata, per un importo di 141 milioni. Ci sono poi 25 milioni per l’adeguamento e la messa in sicurezza del tratto di Salaria all’altezza di Mozzano, frazione del comune di Ascoli dove si registra un altissimo tasso di incidentalità e dove verrà realizzata anche una rotatoria.  Il nostro impegno è chiaro, ed in costante sinergia con Struttura commissariale ed Anas. Entro il 2026, gli oltre 100 milioni di euro che la Regione ha chiesto di inserire nel nuovo “Pacchetto Sisma”, con quattro distinte azioni, vedranno traduzione concreta. Parlo della progettazione e della realizzazione del primo stralcio per i tratti Caldarola-Sarnano (36 milioni), Sarnano-Amandola (24 milioni) e Amandola-Servigliano (36 milioni), oltre ai 6 milioni per la progettazione del collegamento tra Ascoli e Teramo. Opere dalla grande valenza, fondamentali per connettere in maniera più efficace l’entroterra. Infine, – conclude Castelli – l’assessore regionale Baldelli mi ha informato che Rfi intende sviluppare lo studio di fattibilità del collegamento ferroviario Ascoli-Roma. Dopo anni di stasi, abbiamo impresso un’accelerazione senza precedenti alla politica infrastrutturale del sud delle Marche. Lo avevamo detto, lo stiamo facendo”.

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