Risultano ben 764 (1.688 persone), – secondo i dati della Regione aggiornati le famiglie ascolane ancora in attesa di tornare nella propria abitazione dichiarata inagibile dopo il terremoto del 2016. Un numero che evidenzia come sia ancora molto lontano il ritorno alla normalità sotto le cento torri. Di fatto, nel giugno 2020, c’era stato un primo segnale importante con l’addio al contributo di autonoma sistemazione per circa 200 famiglie, per la precisione 211, rientrate finalmente nelle proprie abitazioni. Nel maggio 2020, infatti, i nuclei familiari beneficiari del contributo erano ben 951. Ma ora risultano ancora ben 764. E diversi hanno scelto la costa in attesa di poter rientrare. Tra l’altro, questa situazione comporta anche l’erogazione di una somma complessiva mensile, per supportare queste famiglie per il disagio subìto, oltre mezzo milione di euro che sale a quasi 600mila euro (circa 585mila) se si considerano anche la riattivazione di alcuni contributi che erano stati sospesi con erogazione anche dei mesi arretrati. E secondo i riscontri almeno 400, i cantieri post sisma che devono ancora essere attivati o arrivare alla conclusione degli interventi. A questo punto, se la media riguardo i tempi di conclusione degli interventi in corso dovesse mantenersi sui circa 200 rientri in casa di altrettante famiglie ogni 15 mesi, occorrerebbero per concludere la fase del ritorno alla normalità circa altri 3 anni.