C’è ancora una possibilità per regolarizzare le domande di contributo per la riparazione dei danni lievi causati dal sisma 2016 che sono state archiviate o rigettate perché incomplete. E’ quanto sottolinea il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, in una lettera inviata ai sindaci dei comuni colpiti dai terremoti del 2016-2017.
I termini per i danni lievi sono ormai scaduti per legge il 30 novembre 2020, ma le istanze rigettate o archiviate potranno essere integrate e riproposte agli Uffici Speciali. Le domande dovranno essere regolarizzate entro il 31 dicembre 2021, se il rigetto è avvenuto prima del 22 ottobre 2021, data di pubblicazione dell’Ordinanza 121, oppure entro 90 giorni dal rigetto, se fosse notificato in una data successiva al 22 ottobre, scrive Legnini. Nella lettera il Commissario ha nuovamente evidenziato ai sindaci la scadenza imminente del 15 dicembre per la Manifestazione di Volontà a richiedere il contributo di ricostruzione, pena la sua decadenza, ed ha annunciato che il termine per presentare le richieste per i danni gravi, oggi fissato al 31 dicembre, sarà prorogato con scadenze differenziate che riguarderanno in primo luogo i percettori del Contributo di Autonoma Sistemazione ed i beneficiari delle Soluzioni Abitative di Emergenza.
“Entro la fine dell’anno e le prime settimane del prossimo, si chiuderà il capitolo dei danni lievi. Poi stabiliremo le nuove scadenze per presentare le richieste relative alla riparazione dei danni gravi, avviata da tempo, ma alla quale è necessario dare ulteriore impulso, con una programmazione delle future scadenze. Si inizierà dai fabbricati di proprietà dei cittadini residenti, titolari del Cas o che usufruiscono delle Sae. C’è la necessità di ridurre la spesa, ancora rilevante benché ridotta nell’ultimo anno, relativa ai benefici dell’assistenza, soprattutto quando non esistono più ostacoli concreti all’avvio della ricostruzione, ed accelerare il rientro delle famiglie nelle loro case”, sottolinea il Commissario.
Anche in vista delle nuove scadenze il Commissario e la Protezione Civile hanno affidato a Invitalia una prima ricognizione sui percettori dell’assistenza, incrociando i loro dati con quelli delle Richieste di contributo e delle Manifestazioni di volontà già pervenute. Gli elenchi sono stati trasmessi da Legnini ai sindaci, invitandoli ad “attivarsi presso i cittadini che non hanno ancora provveduto agli adempimenti necessari, affinché non perdano i loro diritti”.