A seguito della valutazione delle acque, la stagione balneare 2022 inizierà il 30 aprile e terminerà il 2 ottobre per le acque marino costiere e quelle interne dolci degli invasi artificiali, mentre per le acque balneari fluviali l’inizio sarà il 24 giugno e il termine il 4 settembre. Solo per l’acqua di balneazione fluviale individuata sul fiume Castellano, nel Comune di Ascoli Piceno, il periodo balneare inizierà alla fine di giugno, per concludersi la prima settimana di settembre.
Le date sono state condivise, prima dell’approvazione nella giunta odierna, nel corso dell’incontro convocato questo pomeriggio con le associazioni di categoria per l’avvio della stagione turistico-balneare, durante il quale si è parlato anche dell’applicazione delle linee guida dell’attuale normativa per il contenimento del contagio, che risultano quest’anno allentate in quanto non vi è più l’obbligo di distanziamento degli ombrelloni sia negli stabilimenti che nelle spiagge libere.
“Torniamo dalla BIT di Milano con un cauto ottimismo per la ripartenza del turismo e l’avvio della stagione – ha affermato il Presidente Acquaroli, assessore al turismo – dopo due anni certamente non facili per l’intero comparto, nonostante i numeri di ripresa che abbiamo registrato lo scorso anno, l’auspicio è che si possa ancora migliorare e che potremo assistere ad una stagione balneare di vera e ampia ripresa. Stiamo lavorando su più fronti per il rilancio del settore, a partire dalle nuove politiche di rilancio dell’immagine e del brand turistico e dell’organizzazione delle destinazioni territoriali, la creazione dell’Agenzia regionale che nei prossimi mesi sarà operativa, l’organizzazione della Settimana del Turismo, un appuntamento che vorremo replicare ogni anno di confronto e programmazione con tutti gli stakeholder, la campagna con il nostro testimonial Roberto Mancini e altre novità che presto arriveranno”.
Presente anche la Capitaneria di Porto con la quale le associazioni hanno condiviso gli aspetti legati alla sicurezza per regolare lo svolgimento della stagione balneare estiva.
“La qualità delle acque della nostra regione ha una valutazione eccellente nella stragrande maggioranza dei casi e la balneazione è oggi fattibile nelle acque balneari prospicienti le aree urbanizzate che avevano presentato temporanei inquinamenti – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi -. La valutazione mette in evidenza solo poche situazioni di scarsa balneabilità e sempre in corrispondenza delle foci dei fiumi e dei torrenti. Un bagno sicuro è garantito anche grazie agli sforzi realizzati dalla Regione e tutto ciò ci incoraggia nel poter vedere la ripresa delle attività del settore della balneazione. Arpam proseguirà nel monitoraggio per tutta la stagione balneare secondo gli indirizzi della Regione”.
L’Agenzia regionale per la Protezione ambientale, infatti, effettua i campionamenti e le analisi delle acque e verifica la loro conformità; inoltre, Arpam effettua anche il monitoraggio delle fioriture algali, come Ostreopsis Ovata per il mare e Oscillatoria Rubescens per le acque dolci laghi, che hanno implicazioni igienico sanitarie.
Le acque di balneazione sono complessivamente 254; le ultime tre di nuova istituzione nel Comune di Porto San Giorgio sono state individuate nel 2020 ed hanno ricevuto la loro prima classificazione (eccellente) una volta conclusasi la stagione balneare 2021. Si evidenzia che lo scorso anno sono state attivate chiusure temporanee in sole 37 acque di balneazione (durante la stagione balneare 2020 erano state 52), che ci sono stati 6 declassamenti, dovuti principalmente alla fragilità dei sistemi fognari, e che 11 acque di balneazione hanno un miglioramento della classe di qualità.