Raggiunta l’intesa sulla proposta di ordinanza prezzi elaborata dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione dopo che la Regione Marche ha chiesto e ottenuto di aumentare del 25%, e non solo del 20, il contributo parametrico per gli edifici singoli, unifamiliari e bifamiliari L4, ossia quelli che necessitano di un intervento radicale di demolizione e ricostruzione. “L’obiettivo – spiega l’assessore alla Ricostruzione Castelli – è stato quello di evitare che gli effetti dell’ordinanza prezzi potesse produrre effetti meno vantaggiosi proprio per quei cittadini terremotati che hanno subito i danni più gravi. Anche grazie alle sollecitazioni dei sindaci questo non accadrà grazie ad una richiesta della Regione Marche finalizzata a fissare un aumento del contributo parametrico in favore degli edifici più danneggiati superiore del 5% rispetto a quello riconosciuto agli altri edifici. La proposta di ordinanza aveva già beneficiato di molte integrazioni migliorative, ma presentava in particolare questa criticità, che oggi si può dire superata grazie all’emendamento proposto dalla Regione Marche che, questa mattina, ha ricevuto l’assenso del Commissario e delle altre Regioni. Il risultato è stato ottenuto grazie alla nostra presenza costante in cabina di regia e con il concreto contributo dei sindaci maggiormente coinvolti, delle curie, dei professionisti e delle associazioni delle imprese. Abbiamo accordato quindi la nostra intesa – prosegue Castelli – ad un provvedimento che abbiamo contribuito a migliorare e che, auspichiamo possa sbloccare una ricostruzione alla quale avevamo impresso una forte accelerazione nel 2021 ma che si era nuovamente fermata a causa del rincaro dei prezzi dei materiali e della forte concorrenza rappresentata dal bonus del 110%. Ringraziamo della disponibilità il commissario Legnini e confermiamo la nostra volontà di individuare nella ricostruzione una degli obiettivi strategici fondamentali della giunta del presidente Acquaroli. Resta fermo – conclude l’assessore – l’impegno a monitorare attentamente l’impatto dell’ordinanza sulle dinamiche reali al fine di valutare anche nel futuro la necessità di ulteriori integrazioni che dovremo verificare nei prossimi mesi”. La richiesta della Regione Marche è nata dal fatto che la prevista modifica delle tabelle 6 e 7 dell’allegato 1 della OCSR – estendendo a tutti i livelli operativi (livelli che documentano l’intensità del danno subìto) la maggiorazione del 20% precedentemente riconosciuta ai soli edifici unifamiliari L4 – introduceva una equiparazione tra i livelli operativi che sottraeva agli edifici più devastati quel regime di specialità goduto in precedenza.
Il combinato disposto di questo provvedimento e dell’aumento orizzontale del 20%, avrebbe infatti determinato complessivamente un incremento del contributo, rispetto alla situazione quo ante, molto più consistente per gli edifici da L 1 a L 3 (danneggiati in misura minore) rispetto a quelli L 4 (che richiedono la demolizione e la ricostruzione). Tutto ciò a detrimento degli immobili maggiormente lesionati e dei centri più devastati.
Segue nota riepilogativa delle principali novità introdotte dall’ordinanza prezzi.
Ricostruzione pubblica e privata: possibilità di applicare sia il nuovo prezziario cratere 2022 sia anche i prezziari di altre Regioni (in particolare Marche 2022); Proroga di 90 giorni per la conclusione dei lavori; facoltà del direttore dei lavori nella ricostruzione privata con finanziamento pubblico ad attuare l’esercizio dei poteri previsti dal codice dei contratti pubblici in materia di sospensione motivata dei lavori. Ricostruzione pubblica e chiese: fondi aggiuntivi per le opere in progetto per completare le procedure in atto (compresa Ordinanza 105 per le chiese). Ricostruzione privata: incremento del costo convenzionale del 20%; maggiorazione del 20% per interventi su edifici singoli, unifamiliari e bifamiliari classificati con livello operativo L1, L2, L3 e del 25% per quelli classificati con livello operativo L4 e non si attua la prima riduzione del costo parametrico per superficie (“fino a 130 mq” e “da 130 a 220 mq”). Ricostruzione “produttiva”: incremento del costo convenzionale del 25%; maggiorazione tra il 20% e il 30% per i prefabbricati; maggiorazione del 40% per le strutture in acciaio. Professionisti: ai professionisti saranno riconosciute le spese necessarie alla revisione dei computi. Osservatorio monitoraggio prezzi: inserimento di un membro per ogni categoria coinvolta.