Sono passati 50 anni da quando il capostipite Quirino Argira ebbe la lungimirante idea di un ristorante e Luigi, il suo erede è ancora sulla cresta dell’onda con Il Ruspante, un ristorante di eccellenza con i prodotti a km 0provenienti dalla propria azienda agricola. Mezzo secolo in compagnia della consorte Annamaria vera e propria trascinatrice e padrona assoluta della cucina. Oggi Giggi ed Annamaria sono affiancati dal figlio Quirino e dalla figlia Clorinda e da Roccafluvione sono dovuti “emigrare” ad Ascoli causa terremoto. Ma il prossimo anno a lavori di ristrutturazione ultimati Il Ruspante tornerà nel suo quartier generale storico. “Dovetti lasciare, nel 1971, a malincuore l’arma dei carabinieri, – esordisce Gigi Argira, – ero al comando generale a Roma, come appuntato, presi la licenza di ristorazione ed aprimmo. Compravamo una sedia alla volta non c’erano soldi”. Il ristorante Ruspante sinonimo di cibo genuino, casereccio, gusti e sapori di una volta, negli anni si è evoluto ma i rigatoni al castrano e gli gnocchi ai porcini della signora Annamaria sono rimasti eterni. “Col terremoto, – continua Gigi Argira, – ci siamo dovuti trasferire da Roccafluvione ad Ascoli e sono rimasto commosso dall’accoglienza che abbiamo ricevuto dagli ascolani, sono tre anni che siamo qui e abbiamo ricevuto tante gratificazioni. I clienti ci hanno seguito e riceviamo attestati di stima dai tanti turisti che ci vengono a trovare”. Il Ruspante è stato negli anni d’oro dell’Ascoli di Rozzi un punto di riferimento dei giocatori. Ancora oggi è esposto il grande storico scudetto che faceva bellavista sopra al camino. nella sede di Roccafluvione. Anche Carlo Mazzone era ed è un habituè del Ruspante in questi anni è sempre stato presente ai tavoli di Giggi. Il trade union con l’Ascoli continua solido ieri sera per festeggiare il mezzo secolo di attività era presente l’allenatore dell’Ascoli Andrea Sottil ed il vice Simone Baroncelli, di casa nel ristorante di Corso Vittorio Emanuele davanti ai giardini pubblici. Sottil e Baroncelli accolti calorosamente dalla famiglia Argira, altri “figli” acquisiti dal vulcanico Giggi, oramai diventato una celebrità nazionale dopo aver vinto nella trasmissione di Max Giusti C’è posto per 30 e le numerose presenza sui social network. Nella serata del cinquantennale era presente il sindaco di Ascoli Fioravanti insieme all’assessore Stallone ed il sindaco di Roccafluvione Leoni anche loro avvolti nella calorosa allegria di Gigi Argira. Un menù tradizionale, con i salumi nostrani e le erbe dll’orto, con le immancabili olive all’aascolana, poi manco a dirlo i rigatoni al castrato, tagliata di scottona e pollo alla cacciatora. In questi ultimi anni i figli Quirino e Clorinda sono entrati nella conduzione del ristorante per la gioia di Gigi che stravede per loro ed il nipote Leonardo ma la signora Annamaria dalla cucina ancora gestisce e si fa sentire.