Sono circa 100 i beneficiari del reddito di cittadinanza che, grazie all’iniziativa e ai progetti dell’Arengo in collaborazione con le realtà del terzo settore, potranno rendersi utili alla città con specifiche attività. Di questi, già una sessantina hanno già iniziato il loro percorso, mente altri 40 inizieranno a stretto giro. Un risultato decisamente importante, considerando che proprio il Comune di Ascoli è stato tra i primi a partire con i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla comunità, a livello nazionale e tante altre città anche molto più popolose hanno attivato meno progetti rispetto al capoluogo piceno. Ma la volontà del sindaco Fioravanti insieme all’assessore alle politiche sociali Brugni, è quella di proseguire con il coinvolgimento di altre persone, attraverso l’avviso pubblico aperto e destinato a istituzioni, associazioni, enti e altri soggetti (quali ad esempio gli istituti scolastici comprensivi statali, la Regione Marche, la Provincia, la Prefettura, l’Asur, l’Erap e così via), alla presentazione di altri progetti. Anche se, come sottolineato dall’assessore Brugni, a rendere difficolto il percorso ci sono sempre procedure troppo farraginose e con molte limitazioni. Tra le attività che i percettori del reddito di cittadinanza possono svolgere figuarno, quali esempi, il supporto nell’organizzazione e gestione di manifestazioni ed eventi, il supporto nelle biblioteche o nelle strutture museali, l’attività domiciliare di supporto alle persone anziane anche per la spesa e la consegna di medicinali, le attività di controllo all’uscita delle scuole, accompagnamento sullo scuolabus degli alunni o a piedi, il supporto per il doposcuola o corsi formativi, la riqualificazione di aree verdi e parchi, la rimozione di scritte e graffiti dalle pareti degli edifici pubblici e altre tipologie di attività.