Un pomeriggio di ricordi, emozioni e condivisione, nel segno di quattro donne che con le loro idee e i loro gesti hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo della città e della comunità di Ascoli.
Sono queste le premesse del grande successo di “DonnaOltre”, l’evento-spettacolo promosso dalla CNA di Ascoli e andato in scena domenica 15 maggio nella splendida cornice di un teatro Filarmonici al completo, che per l’occasione ha accolto amici, familiari, compagni di vita e centinaia di spettatori giunti nel cuore del centro storico da tutto il Piceno per celebrare l’impegno, la sensibilità e il coraggio di quattro grandi figure femminili.
Elisabetta Alessandrini Orlini, Lea Ferranti, Anna Maria Gandini e Caterina Ricci, modelli sani, virtuosi e senza tempo di donne in grado di andare oltre gli orizzonti imposti dalla società, mettendosi in discussione e proiettando la figura femminile al di là di ogni stereotipo grazie a uno straordinario connubio tra talento, arte, passione e solidarietà.
Un’insegnante, una poetessa, una pittrice ceramista e una ballerina: quattro percorsi professionali e di vita diversi, legati a doppio filo da un profondo amore per il territorio e da una grande attenzione al prossimo e al sociale, doti che da sempre contraddistinguono il buon artigiano e da cui la CNA Picena ha voluto trarre spunto per rendere il giusto omaggio a quattro colonne portanti di Ascoli e rinsaldarne il legame con la città nell’ambito di uno spettacolo in grado di alternare al meglio toccanti testimonianze di familiari, amici e allievi e incantevoli intermezzi dedicati alla danza e al teatro.
Dopo i saluti istituzionali affidati al ministro alle Pari opportunità Elena Bonetti, alla presidente nazionale Cid Mariella Triolo e alla presidente regionale Patrizia Tiranti, al viceprefetto Malgari Trematerra, all’onorevole Lucia Albano, agli assessori comunali Donatella Ferretti, Monia Vallesi e Maria Luisa Volponi, all’assessore regionale Guido Castelli, al presidente della Camera di Commercio Marche Gino Sabatini e al direttore provinciale del confidi Uni.Co Massimo Capriotti, è stato proprio uno spettacolo teatrale a rappresentare il punto di partenza di DonnaOltre, con i versi di Lea Ferranti messi magistralmente in scena dalla compagnia ascolana Archeoscenico con la regia di Gianni Nardoni.
Con la giornalista Veruska Cestarelli a dettare il ritmo dell’evento e il fumettista Fabrizio Del Monaco intento a realizzare in presa diretta il ritratto delle quattro donne, la poesia ha poi lasciato spazio all’arte ceramica e al ricordo di Anna Maria Gandini, affidato al marito Antonio, alla presidente CNA Artistico e tradizionale – nonché amica e collega di Anna – Barbara Tomassini e a Mirella Lazzarini, che con Anna ha condiviso per anni un laboratorio artistico offrendo alla città uno splendido esempio di coworking ante litteram.
Al centro del terzo quadro hanno trovato spazio lo straziante dramma familiare e la rinascita in chiave sociale di Elisabetta Alessandrini ripercorsi dall’avvocato Tina Orlini, presidente della Fondazione “Simona Orlini” che ancora oggi porta avanti con orgoglio il grande impegno sociale assunto da anni dalla sua famiglia, con l’eleganza della scuola di danza “Caterina Ricci” a chiudere il cerchio celebrando – insieme all’allieva Gabriella Nespeca e al dottor Raffaele Trivisonne – la personalità e la sensibilità uniche della “Signorina”, indimenticata maestra di vita oltre che impareggiabile insegnante di danza.
Il tutto senza perdere di vista le tematiche più care e vicine all’universo CNA, con riflessioni e spunti preziosi per valorizzare al meglio l’imprenditorialità di domani nel segno di quattro modelli sani e virtuosi, da seguire e affidare ai più giovani.
«Siamo orgogliosi di aver reso omaggio a quattro colonne portanti della nostra Ascoli attraverso un evento che, a partire dalla riflessione e dal ricordo, ha proposto degli esempi di vita virtuosi e concreti, che ci auguriamo possano contribuire a dar vita a nuove esperienze generazionali al femminile – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA Picena -. Come associazione siamo convinti che figure come quelle di Elisabetta, Anna Maria, Lea e Caterina debbano essere valorizzate al meglio per poter trasmettere anche ai più giovani i loro valori, gli stessi che i nostri imprenditori mettono in campo nella loro quotidianità professionale».
«Il grande successo dello spettacolo conferma ancora una volta l’importanza a 360 gradi delle figure femminili nella nostra società, a partire dal mondo del lavoro fino alla sfera degli affetti e al sociale – afferma Arianna Trillini, presidente della CNA Picena -. Anche in una fase delicata come quella che stiamo attraversando, la nostra associazione – da sempre a forte vocazione femminile – è al fianco delle imprenditrici che vogliono mettersi in gioco e raccogliere l’eredità di Elisabetta Alessandrini Orlini, Lea Ferranti, Anna Maria Gandini e Caterina Ricci, continuando a investire con coraggio sul piano imprenditoriale e umano per il bene del nostro territorio».
«Queste quattro donne sono state delle autentiche pioniere nel processo di riconoscimento dei diritti femminili nella nostra città, tracciando una nuova via per noi donne con le loro idee innovative nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni – sostiene Barbara Tomassini, presidente CNA Artistico e tradizionale Ascoli Piceno -. Fare rete e dar vita a delle sinergie vincenti, concetti fondamentali per la nostra associazione e per la società moderna, rappresentano la loro eredità più preziosa, che chi fa impresa al giorno d’oggi ha il dovere di coltivare e trasmettere alle nuove generazioni».
«L’ottima riuscita dello spettacolo è per noi motivo di grande soddisfazione – aggiungono Monia Capriotti, responsabile del Comitato Impresa Donna Ascoli, e la presidente Sandra Gouveia -. Gli spettatori hanno accolto al meglio il ricordo delle esperienze professionali e di vita di quattro donne straordinarie, con un coinvolgimento emotivo collettivo che ci auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione per i tanti imprenditori e cittadini presenti. Vogliamo continuare su questa strada, mettendo in luce esempi al femminile in grado di ispirare donne e uomini di domani».