Entusiasmo e voglia di collaborare per la crescita della città. Queste le parole che descrivono il clima dei proficui lavori della prima seduta della Commissione Agricoltura del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, svoltasi nella sede di Ascoli del Corso di laurea in Sistemi Agricoli Innovativi della Università Politecnica delle Marche. Il professor Davide Neri, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie di Univpm insieme al professor Franco Capocasa, presidente del Corso di Studi e alla dottoressa Monica Pantaloni, hanno partecipato alla seduta e forti anche di positive esperienze già sperimentate in altri Comuni, hanno dichiarato il loro pieno e generoso sostegno alla proposta, deliberata oggi dalla Commissione Agricoltura, affinché l’Università Politecnica delle Marche e il Comune di Ascoli addivengano ad un accordo quadro che abbia ad oggetto il censimento – senza costi per gli enti – delle piante di ulivo presenti nel territorio comunale di Ascoli, individuando in particolare le piante della varietà ascolana tenera, La presidente della Commissione Micaela Girardi si è dichiarata grata della preziosa disponibilità dei docenti universitari ed entusiasta della favorevole accoglienza che i consiglieri della Commissione, tra cui il presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono e il consigliere Francesco Viscione, hanno espresso alla proposta. Contestualmente al censimento, come sottolineato dalla consigliera Francesca Pantaloni, si agirà per sensibilizzare la cittadinanza sul valore storico, paesaggistico ed economico che le piante di olivo di ascolana tenera rappresentano per la città e per il Piceno. “Il mancato censimento delle piante messe a dimora negli ultimi decenni – prosegue Micaela Girardi – è il primo limite per ogni progetto di rilancio di una economia agricola e agroalimentare di eccellenza incentrata su questà varietà. Sono in corso sperimentazioni insieme alle università sulle tecniche di deamarizzazione delle olive a ridotto impatto ambientale e sulla raccolta meccanizzata delle olive da mensa, che ad oggi necessitano di raccolta esclusivamente manuale. Sta crescendo l’interesse per l’impianto di nuovi oliveti di ascolana tenera, ma nel Piceno non ci sono vivai. Mentre l’Italia resta importatore netto delle olive da mensa, già trasformate, il meraviglioso patrimonio documentale custodito presso l’Archivio di Stato di Ascoli Piceno dei Monaci Benedettini Olivetani del Monastero di S. Angelo Magno ci documenta che nel ‘500 le olive ascolane in salamoia erano spedite in tutta Europa, quali ambasciatrici della eccellenza del territorio Piceno. Alla luce di tutto questo, conoscere l’entità delle piante di ascolana tenera già presenti sul territorio comunale consente di favorire il loro inserimento in un virtuoso circuito produttivo locale”. Il Prof. Davide Neri, insieme ai suoi collaboratori, ha dichiarato la disponibilità a costruire sin da subito una intesa tra Comune di Ascoli Piceno ed Università Politecnica delle Marche, che verrà proposta al Sindaco di Ascoli e al Magnifico Rettore, senza impegni di risorse economiche, ma che prenda le mosse ad esempio dalla assegnazione di tesi di laurea, affinché la città possa usare l’agricoltura anche come cultura e si possa rafforzare tra la cittadinanza un sentimento positivo verso l’ulivo e il suo frutto, creando esperienze di aggregazione sociale integenerazionale che si incentrino sulla cura e manutenzione della pianta.