panorama-ascoliDa un lato i luoghi duramente colpiti dal terremoto del 2016, dall’altro la ricostruzione veicolo di know-how ed esperienze: grazie alle visite a Palazzo Saladini di Rovetino sarà la città di Ascoli ad aprire, il prossimo 11 giugno, la seconda tappa di “Cantieri aperti”, iniziativa promossa nell’ambito del Progetto Ophera dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura (Mic) per le Marche. Dopo il successo ottenuto con il primo step nella provincia di Macerata, a Pieve Torina, Visso e Monte San Martino,torna l’appuntamento finalizzato a favorire la partecipazione dei cittadini alla (ri)scopertadelle opere d’arte in fase di recupero e restauro. Riflettori puntati quindi su Ascoli Piceno e il giorno successivo, 12 giugno, su Castel di Luco – frazione Paggese nella zona di Acquasanta Terme. Vivi l’esperienza Barocca’ è il filo conduttore dell’iniziativa a Palazzo Saladini di Rovetino. Tre i focus di approfondimento:‘ Il restauro in mostra’, un racconto tra immagini e testimonianze nell’atrio del Palazzo, ‘Restauro 2.0’, un laboratorio partecipato di restauro virtuale e infine ‘Note di restauro’, un confronto-conferenza pubblico, scandito da interventi musicali, nella Sala degli Specchi, in collaborazione con l’Istituto musicale Gaspare Spontini di Ascoli Piceno. Tre sono i turni pomeridiani, da un’ora ciascuno, previsti per aprire la meravigliosa Sala degli Specchi al pubblico, mentre al mattino la visita della dimora sarà riservata ai rappresentanti del mondo istituzionale, della cultura e del turismo, per uno scambio partecipato di idee e proposte che possa contribuire a ridisegnare il futuro del Palazzo. “Gli obiettivi di Cantieri aperti sono quelli di mostrare ad un numero più alto ed eterogeneo di cittadini possibile le attività di restauro in corso sulle opere d’arte, facendolo in un modo diretto, coinvolgente, fortemente emozionale”, ha ribadito Giovanni Issini, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP) per le province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo e coordinatore del progetto “Ophera”. Pietre che tornano a raccontare arte e cultura invece domenica 12 con l’evento “Pietre parlanti: la storia di una rinascita” a Castel di Luco (Acquasanta Terme). Si tratta di una giornata dedicata all’antico edificio fortificato, in cui sarà possibile visitare il sito, guidati dai protagonisti delle operazioni di cantiere.Tre invece i workshop dedicati al travertino, pietra che domina e arricchisce l’architettura del territorio, curati dalle Associazioni locali. Imperdibile anche la visita guidata‘Memorie dai cassetti’nella frazione Villa Cagnano, alla riscoperta della comunità locale e della sua storia. “Cantieri aperti” è pronta dunque per la sua fase conclusiva, restituendo alle comunità, almeno per un giorno, i siti compromessi dalle scosse sismiche di sei anni fa, luoghi rimasti inaccessibili per anni. Per informazioni e prenotazioni: ophera.beniculturali.it

 

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