Ora c’è l’inserimento ufficiale di via Porta Tufilla, la zona sotto i mulini, come zona a rischio elevato di frane nell’ambito del Piano per l’assetto idrogeologico del fiume Tronto. La richiesta inoltrata ormai circa un anno fa dall’Arengo a seguito di sopralluoghi e di una specifica relazione geologica è stata accolta dall’Autorità di bacino competente a livello interregionale. E non è la sola, perché l’organismo preposto ha anche recepito anche le altre due istanze, sempre dell’Amministrazione comunale, relative ad altre due zone a rischio, ovvero quella relativa ad un nuovo fenomeno geomorfologico lungo la strada provinciale dell’Ascensione all’altezza di Morignano e la riperimetrazione, per l’aggravamento del grado di rischio frane sul versante sinistro del torrente Bretta all’altezza di via delle Pratoline. Tre zone, dunque, che destano preoccupazioni sul fronte idrogeologico per i potenziali rischi connessi, considerando anche che nel caso di via Porta Tufilla si tratta, tra l’altro di una strada ad alta concentrazione di traffico. Ed è chiaro che ora, a fronte dell’inserimento formale delle aree a rischio nel Piano di bacino diventa sicuramente più agevole cercare di ottenere potenziali finanziamenti per futuri interventi di messa in sicurezza. Per quanto riguarda i dettagli relativi all’importanza di queste tre aree a rischio dissesti, per quanto riguarda via Porta Tufilla è stato inserito un indice di pericolosità H2 e classe di rischio R3, ovvero rischio elevato. Anche con potenziali rischi per l’incolumità delle persone. Per la zona di Morignano, invece, è stato inserito un nuovo dissesto gravitativo con grado di pericolosità H3 e indice di rischio R4, ovvero molto elevato. Infine, per Brecciarolo all’altezza di via delle Pratoline, è stato effettuato un aggiornamento con aumento del grado di rischio da R1 a R2, ovvero da rischio basso a rischio medio.