Daniele Mario Capriotti è il nuovo commissario tecnico di tutte le nazionali femminili della Lettonia, ma continuerà anche nel ruolo di direttore tecnico di Volley Angels Project. «Sono arrivato a questo punto della mia vita professionale – ha detto il tecnico sambenedettese nel corso della conferenza stampa tenutasi al Vera Caffè di Porto San Giorgio della famiglia Amaolo – coltivando i miei sogni che collego all’evoluzione umana. Dopo aver concluso la mia esperienza con la nazionale islandese, avevo il desiderio di mettermi alla prova con una nazionale di fascia più alta e ho sposato la causa della Lettonia, nazionale non di prima fascia, ma comunque in una posizione importante in Europa, grazie alla quale ho potuto apprezzare la loro bellezza del lavoro, quello che ci piace veramente fare. Realizzare un sogno significa rendere la vita interessante e ringrazio le origini sicule di mia madre per la creatività che oggi è in me. Mi ritengo una persona fortunata a fare questo lavoro, perché fare ciò che ci piace è una sensazione bellissima». In cosa potranno essere utili a Capriotti le esperienza maturate nel corso degli anni vissuti in Volley Angels Project e cosa porterà l’allenatore marchigiano in Italia dalla Lettonia? «Con la nazionale lettone – ha risposto – potrò fare un’esperienza importante che nel primo anno sarà totale, visto che resterò lassù per tutto il periodo, mentre dalla seconda stagione fino al 2024 potrò avere il doppio incarico come si usa nella pallavolo ad alti livelli. Il Covid ci ha dato diverse opportunità, oltre che tanti problemi e per il futuro vedo diverse cose, visto che punteremo alla qualificazione per gli Europei del 2024, ma senza dimenticare Volley Angels Project, che arricchiremo con nuove figure sia tecniche che dirigenziali. Demostene diceva che le grandi imprese nascono dalle piccole opportunità e quindi spero di saper riconoscere qualsiasi piccola opportunità che ci verrà proposta».