A giugno, soprattutto nelle ore serali, si è intensificata l’attività della Guardia di Finanza per prevenire e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani e giovanissimi. Per questo, sono quotidianamente programmati controlli a tappeto sulle principali arterie stradali, nelle località a maggiore affluenza turistica e nelle aree di aggregazione giovanile.
Nell’ambito di uno di tali mirati interventi, il comportamento di due italiani, in evidente stato di agitazione, ha insospettito i militari. Infatti, fermati inizialmente per un controllo di routine mentre passeggiavano per le vie di Fermo, durante l’ispezione i due hanno assunto un atteggiamento sempre più nervoso ed hanno così indotto i Finanzieri ad approfondire gli accertamenti e ad esaminare minuziosamente tutti i loro effetti personali. I sospetti hanno trovato subito conferma; dopo l’iniziale reticenza, i fermati hanno esibito spontaneamente la sostanza stupefacente in loro possesso.
In totale, sono stati sequestrati 57,5 grammi di cocaina e per uno dei detentori è scattata la denuncia penale per la violazione prevista dall’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti che prevede, nei casi più gravi, la reclusione da sei a venti anni e la multa da 26.000 a 260.000 euro.
Il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità e della salute pubblica ha permesso, ancora una volta, di impedire l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe fruttato illeciti guadagni per quasi 6.000 euro.
I Reparti del Corpo di Fermo fanno parte integrante del dispositivo di controllo a disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza e continueranno, per tutta l’estate, a prevenire e contrastare i traffici illeciti, fra cui quelli di sostanze stupefacenti, e ad assicurare il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, garantendo altresì il servizio “117”, le attività di vigilanza agli obiettivi sensibili e le misure di protezione disposte dalle stesse Autorità.
Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.