Terremoto pretare PiedilamaA colpo d’occhio, fotografando lo scenario dei fascicoli finora istruiti e, parallelamente, i contributi già liquidati, in base al recente aggiornamento della piattaforma dell’Ufficio ricostruzione, emerge che l’attesa ripartenza, sul territorio piceno, è all’incirca a metà percorso. Lo conferma il fatto che su 842 milioni complessivi di contributi stanziati per la ticostruzione privata nella provincia ascolana, sono finora stati erogati circa 425milioni di euro. E questo sulla base di 3.115 fascicoli aperti nel Piceno (di cui 821 solo ad Ascoli città), pari a circa il 25% dei 12.371 presentati a livello regionale. La sensazione, dunque, è che  si stia accelerando, ma lungo un percorso ancora ricco di insidie quali l’impennata dei prezzi per i materiali. Nello specifico, sul territorio provinciale ascolano, risultano 3.115 fascicoli per la ricostruzione aperti e istruiti. Di questi, ben 821 riguardano il capoluogo piceno che è di fatto la località con il maggior numero di cantieri in corso o in arrivo su questo fronte. A seguire, dal punto di vista quantitativo in riferimento alla ricostruzione, ci sono due centri pesantemente colpiti dal sisma: Acquasanta, con 425 pratiche inserite, e Arquata con 224 fascicoli. Ma la sorpresa è quella della presenza di qualche pratica per la sistemazione di immobili danneggiati dal sisma anche lungo la costa, ovvero 2 a San Benedetto, 9 a Grottammare, 3 a Cupra Marittima. Resta da capire, ora, in che tempi tutti i 3.115 fascicoli piceni per la ricostruzione si trasformeranno in interventi conclusi. Puntando, infine, i riflettori sui finanziamenti per Ascoli città, emerge che su circa 264 milioni 390.020,79 euro stanziati per gli 821 fascicoli inseriti, ammontano a 126milioni 787.846,58 quelli finora liquidati, ovvero circa il 48% dello stanziamento complessivo.

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