Fronteggiare le situazioni di maggiore disagio abitativo e prevenire gli sfratti per il mancato pagamento incolpevole dei canoni di locazione. E’ questo il criterio generale che ispira il Fondo inquilini morosi incolpevoli in base al quale la giunta regionale ha adottato, nell’ultima seduta, un provvedimento, su iniziativa dell’assessore all’Edilizia e Lavoro, Stefano Aguzzi, destinando circa 990mila euro. Una deliberazione che si sussegue negli anni in virtù dell’assegnazione di risorse statali alle Regioni ma che si adegua ogni anno alle mutate condizioni sociali, attraverso l’estensione della platea dei beneficiari e la rimodulazione dei criteri per la concessione dei contributi. Le risorse vengono trasferite in base ai fabbisogni effettivi a tutti i Comuni che poi provvedono all’erogazione dei benefici con lo scopo di regolarizzare il pagamento dei canoni di locazione relativi all’anno 2022, a seguito della perdita del reddito IRPEF in misura superiore al 25%, anche per motivi connessi all’emergenza da Covid-19. Il contributo copre il canone locativo delle mensilità a contratto per il 2022, pari al 40% del relativo importo, fino a un massimo di 2.500 euro e con un indice della situazione economica equivalente – ISEE non superiore a 35.000 euro. “Le conseguenze dell’emergenza Covid stanno ancora penalizzando le famiglie- ha spiegato l’assessore Aguzzi- quindi per l’annualità 2022, al fine di rendere più agevole l’utilizzo delle risorse disponibili, la platea dei beneficiari del Fondo è stata estesa anche ai soggetti che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino una autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, anche a causa dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito IRPEF superiore al 25%”. La morosità incolpevole si verifica per sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. A dimostrazione della incolpevolezza della morosità, l’interessato dovrà dimostrare la regolarità nei pagamenti degli affitti negli anni precedenti. La Regione Marche era già intervenuta nel 2021 modificando alcuni criteri per estendere i benefici al maggior numero di persone in difficoltà, ampliando l’ammissione a partecipare al Fondo per tutti i Comuni, in deroga all’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa come previsto dalle normative nazionali.