Greggi di pecore decimate da lupi, nella zona di Ascoli da Mozzano al Villaggio del fanciullo a Campolungo, nelle ultime tre notti. Sulla vicenda interviene la Coldiretti di Ascoli e Fermo attraverso il presidente Armando Marconi. “E’ una strage annunciata – spiega Marconi – considerando che da tempo denunciamo che si è perduto l’equilibrio degli ambienti naturali con un proliferare indisturbato della fauna selvatica, ma ad oggi continuiamo ad assistere inermi a questa devastazione. Un danno in primis di natura economica, con gli allevatori già allo stremo delle forze per la siccità di quest’estate e per i rincari delle materie prime ed energetiche, ma anche una minaccia per la sicurezza pubblica. Cosa aspettiamo ad intervenire? Dobbiamo attendere l’aggressione ai danni di un bambino mentre, durante una domenica dell’ottobrata, va in bicicletta con i propri genitori?”. “Agli animali uccisi – aggiunge l’esponente dell’associazione agricoltori – si aggiungono i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti. Di questo passo cresce notevolmente il rischio di spopolamento delle aree interne che, senza prospettiva alcuna né di arginare il problema della fauna selvatica né di ottenere infrastrutture adeguate, verranno lasciate all’abbandono con evidenti ricadute anche di natura ambientale, oltreché economica”.