La violenza sulle donne è un dramma nazionale e, in base a recenti dati Istat, il 61,4% delle vittime dichiara di subire violenza da anni. È dunque un segnale importante quello della Croce Rossa Italiana, Comitato di Ascoli Piceno ODV, accolto dal Comune di Ascoli Piceno, che con il progetto “Il coraggio di Emma” intende collocare 10 panchine rosse in altrettante vie della città. Magazzini Gabrielli sosterrà il progetto acquistando le dieci panchine rosse. “La violenza sulle donne è un crimine – ricorda Barbara Gabrielli, componente del Consiglio di Amministrazione di Magazzini Gabrielli e Direttore della Comunicazione – che nel corso degli anni non accenna a diminuire ed è particolarmente insidioso, perché non si limita all’aspetto fisico ma è anche psicologico, economico, spesso associato allo stalking. Speriamo che questa installazione possa simboleggiare una riflessione su questo tema per non dimenticare e per agire”.
Le vie di Ascoli Piceno che saranno interessate dal progetto sono: aree verdi attrezzate di via G.Verdi, tra via Bengasi e via N. Galiè, viale Treviri “Ex Tirassegno”, Largo dei Tigli, vicino alla pista ciclo-pedonale, tra via delle Violacciocche e via dei Gladioli, via dei Platani, zona ovest, poi Piazza Diaz, viale S. Vellei e via E. Mari. “Come Amministrazione comunale siamo molto sensibili a questi temi – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – e vogliamo essere al fianco di iniziative di sensibilizzazione come questa. La violenza sulle donne è un’emergenza a cui bisogna rispondere con l’informazione, l’educazione e la conoscenza, con un’azione capillare tra i giovani e non solo, perché si tratta di una questione trasversale a tutte le età”. “L’attitudine ad ascoltare le voci più sommesse, una società attenta ai bisogni e aperta all’analisi di problematiche sociali di carattere globale: da qui nasce l’idea del progetto “Il coraggio di Emma” – dice la Presidente della Croce Rossa di Ascoli Piceno Cristiana Biancucci – che tende alla sensibilizzazione della comunità tutta e delle nuove generazioni aprendo, al rispetto, alla difesa dei Diritti umani fondamentali, alla condanna di quei momenti della Storia e della vita quotidiana in cui tali Diritti sono stati e sono tuttora calpestati, come la violenza di genere in tutte le sue forme. Con il progetto il Coraggio di Emma, ideato un anno fa dalla CRI Ascolana e sposato da Magazzini Gabrielli, verranno installate ben dieci panchine rosse in diverse zone della città di Ascoli Piceno per ricordare le donne che non ci sono più, uccise dalla violenza feroce di compagni, mariti, amici, parenti, conoscenti, a volte sconosciuti. Dieci panchine rosse per sensibilizzare le nuove generazioni, dieci panchine rosse per far conoscere questa piaga sociale, a cui ci siamo assuefatti, la cui soluzione passa per un cambiamento culturale, capace di eliminare definitivamente qualunque forma di maschilismo e discriminazione. Un’iniziativa di sensibilizzazione per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, voluta dalla CRI di Ascoli e realizzata grazie alla collaborazione di Magazzini Gabrielli che ringrazio sentitamente – dice la Presidente – poiché ha accolto benevolmente questa iniziativa segno tangibile di una profonda sensibilità”. “Come donna e come assessore alla Qualità della vita e Pari opportunità – ha detto Maria Luisa Volponi – mi sento doppiamente coinvolta in questo progetto, per il quale ringrazio la Croce Rossa e Magazzini Gabrielli. Le panchine rosse sono un simbolo e devono indurre a riflettere, perché rappresentano il dramma della violenza che ancora oggi, purtroppo, troppe donne si trovano a dover affrontare e che non dovremo mai smettere di contrastare. Credo sia necessaria una crescita da un punto di vista culturale, che porti all’affermazione della dignità delle donne e dei loro diritti, in un’epoca in cui ancora troppo spesso assistiamo a fenomeni di violenza, fisica e psicologica. Le giovani generazioni possono e devono essere il cuore di questa evoluzione, per arrivare a una società più giusta, più civile e più egualitaria”.