Dopo indagini e monitoraggi effettuati alla fine del 2017, adesso la Provincia di Ascoli stringe i tempi per garantire maggiore sicurezza ai due ponti lungo l’Ancaranese, al confine tra il territorio comunale ascolano e quello di Castel di Lama. Utilizzando le risorse, pari a 23mila euro, già stanziate dal ministero competente proprio per le verifiche di ponti e cavalcavia, innanzitutto per un ulteriore monitoraggio su una delle due infrastrutture di collegamento sulla quale poi andare a dirottare lì i consistenti flussi veicolari della zona, andando a chiudere l’altro ponte per partire con un intervento straordinario finalizzato ad eliminarne criticità e potenziali rischi. Già negli anni scorsi, la Provincia di Ascoli aveva avviato le attività di censimento dei ponti e viadotti con ispezioni visive ed indagini finalizzate alla valutazione della sicurezza e al loro monitoraggio. Un percorso che era iniziato proprio con le indagini diagnostiche per determinare i carichi dei due ponti (un ad arco e l’altro a travi) lungo la provinciale 3, denominata Ancaranese, nella zona al confine tra Ascoli e Castel di Lama In tal senso, uno specifico incarico era stato affidato ad una ditta specializzata di Bolzano consistente nell’effettuazione di ispezioni visive e di prove con carichi crescenti per definire le potenzialità di tenuta dei due ponti. L’amministrazione provinciale ha, quindi, successivamente ricevuto gli elaborati relativi ai riscontri ottenuti dalle verifiche con la possibilità, quindi, di capire quali fossero le tipologie di interventi da effettuare. E adesso s intende procedere partendo, innanzitutto, dalla necessità di chiudere al transito il ponte ad arco in muratura posto al chilometro 1+300 della strada provinciale Ancaranese per poter finalmente eseguire alcuni lavori di manutenzione straordinaria ritenuti necessari ad eliminare ogni criticità o rischio e garantire maggiore sicurezza. Ma l’amministrazione provinciale, prima di procedere con il cantiere, intende verificare la possibilità di deviare tutti i carichi di traffico, nel momento in cui si andrà a chiudere il ponte ad arco, sull’altro ponte parallelo, a travi. Per questo motivo, si procederà con un nuovo monitoraggio.