ASCOLI (3-5-2): Guarna; Tavcar, Botteghin, Quaranta; Donati, Collocolo, Giovane (19’ st Eramo), Caligara, Falasco; Lungoyi (10’ st Dionisi), Gondo. A disp.: Baumann, Salvi, Ciciretti, Adjapong, Giordano, Falzerano, Bidaoui, Palazzino, Buchel, Mendes. All. Bucchi
GENOA (4-3-3): Semper; Hefti, Bani, Dragusin, Sabelli; Jagiello (30’ st Galdames), Strootman (14’ st Ilsanker), Frendrup; Aramu (42’ st Sturaro), Coda (14’ st Yeboah), Gudmundsson (1’ st Puscas). A disp.: Martinez, Vodisek, Czyborra, Vogliacco, Sturaro, Lipani, Yalcin, Boci. All. Gilardino
ARBITRO: Doveri di Roma
NOTE: Ammoniti Hefti (G), Puscas (G), Aramu (G). Al 41’ st allontanato dalla panchina Giampieretti (A) per proteste.Spettatori 7.072 (3.912 abbonati) per un incasso di 66.616,70 € (rateo abbonamenti 31.165,70 €. Rec. 0’ pt, 4’ st.
Ascoli Piceno – Alla fine Ascoli e Genoa fanno 0-0 e forse è il risultato più giusto. Per i bianconeri un punto importante contro la corazzata rossoblu che ha un organico da serie A. Una partita equilibrata, arbitrata bene da Doveri, gli arbitri bravi si riconoscono. Ai punti avrebbe vinto l’Ascoli specie con le tre occasioni gol create nel giro di pochi secondi con palo di Dionisi, tiro di Gondo sulla respinta, salvato da a Sabelli, ed errore dinanzi la porta dì Collocolo. Il Genoa nel primo tempo con Coda è andata vicino al vantaggio. Ora sette giorni per recuperare energie ed infortunati, poi si volerà in Calabria perché domenica ci sarà Cosenza – Ascoli. Ci piacerebbe rivedere l’Ascoli con la maglia bianconera. Va bene il marketing ma occhio anche alla tradizione.