“Daremo ancora più lustro ai nostri capolavori di pietra, quelle mura incastonate in comuni dalla storia centenaria, un tempo edificate per difendersi da invasori e nemici, oggi da rigenerare per mantenere intatta la bellezza dei nostri luoghi ed accogliere nel miglior modo possibile i turisti e gli amanti di questa nostra regione ancora tutta da scoprire”. E’ il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Francesco Baldelli, che preannuncia il bando per la concessione di contributi destinati al recupero e valorizzazione delle mura cittadine storiche. “Un bando dedicato ad uno dei simboli più caratteristici dei borghi marchigiani – sottolinea l’assessore Baldelli – che abbiamo voluto presentare in Giunta proprio l’indomani delle Giornate Fai di Primavera, il weekend fitto di iniziative finalizzate a promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Le mura storiche delle nostre città sono le principali testimoni della storia delle Marche, il timbro più evidente della nostra identità regionale, capolavori di pietra da custodire non solo per finalità estetiche o per una ordinaria manutenzione, ma anche per far sì che continuino a rappresentare il biglietto da visita più riconoscibile per i turisti che scelgono la nostra regione, sia come meta delle loro vacanze estive e sia nei fine settimana durante tutto l’anno”. L’importo totale del bando è pari a 4 milioni di euro ed i Comuni possono accedervi per il recupero di mura storiche e di edifici inglobati, come torri, castelli, ponti, attraverso interventi di restauro e risanamento conservativo, miglioramento sismico e rispristino dell’accessibilità, offrendo a questi “monumenti” storici di grande valore simbolico una funzione di carattere sociale e culturale grazie anche alla creazione di itinerari dedicati a turisti e agli appassionati di arte e storia delle nostre città. Massimale del contributo è pari a 500mila euro in conto capitale, fino ad un massimo dell’80% della spesa ammessa, che non potrà essere comunque inferiore a 100mila euro. La compartecipazione economica dei Comuni è un elemento essenziale, almeno quanto la modalità di presentazione dei progetti, che dovranno essere almeno al livello di fattibilità tecnica ed economica, con particolare attenzione alla qualità degli interventi e, aggiunge l’assessore Baldelli, “fedeli al Fattore Q di Qualità, fattore su cui l’assessorato alle Infrastrutture ha puntato fin dall’inizio del suo mandato”. Va previsto, infatti, l’utilizzo di materiali, forme e tecniche costruttive tipiche delle tradizioni locali, in coerenza con le norme dettate dal codice dei beni culturali e del paesaggio, da mettere in sintonia con la scelta di materiali innovativi ed ecosostenibili, tali da rispettare la configurazione costruttiva originaria.
Conclude l’assessore Baldelli: “Noi abbiamo la fortuna di essere cresciuti circondati dalla bellezza, del paesaggio e delle opere ingegnose dei nostri antenati, tra arte, storia e cultura. Questa bellezza oggi è anche un traino per lo sviluppo delle attività commerciali, turistiche e imprenditoriali dei nostri comuni, crea occupazione soprattutto giovanile e, specialmente nei territori interni, rivitalizza la vita sociale nei piccoli comuni. Per questo motivo deve essere conservata al meglio e valorizzata al massimo grazie anche a questi interventi infrastrutturali”.