La scuola ascolana si incolonna, evacua e risponde nella maniera più corretta, anche se con inevitabile apprensione, all’ennesima provocazione del terremoto che proprio il secondo giorno dopo la riapertura si ripresenta con una scossa che sfiora magnitudo 4 (secondo i rilevamenti ufficiali di Ingv, anche se molti giurano di averla sentita decisamente più forte…) e prova a scalfire la voglia di riprendere la quotidianità anche scolastica di dirigenti, docenti e studenti. E proprio loro, con i bimbi che (seppure non sia mancata qualche lacrimuccia) hanno risposto benissimo alla chiamata per attuare quei piani di evacuazione che fino a ieri erano rimasti solo un gioco. Si sono incolonnati, nonostante qualche disguido, e sono usciti qualche minuto prima dalla scuola, andando incontro ai trepidanti genitori. Un plauso va soprattutto ai dirigenti e agli insegnanti che si sono ritrovati a gestire quasi subito questa situazione tutt’altro che semplice ed hanno saputo complessivamente mantenere la tranquillità (almeno apparente). In tutti i plessi cittadini la situazione è rimasta sotto controllo, non è degenerata in panico o paura incontrollata. Dalle sedi del centro a quelle più decentrate di Borgo Solestà, di Porta Maggiore, di Monticelli… Tutti promossi, alla faccia del terremoto.