Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, insieme all’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini e alla presenza del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Vania Carignani, ha presentato questa mattina ad Ascoli, nella sala della Ragione a Palazzo dei Capitani, la bozza del nuovo Piano socio-sanitario. Presenti alcuni sindaci, rappresentanti sindacali e addetti ai lavori. Nel suo intervento, Saltamartini ha confermato il cambio di rotta rispetto a quanto previsto dal governo regionale della precedente legislatura che “prevedeva nel Piceno l’individuazione di una unica struttura sanitaria”, mentre “nella prima delibera in materia sotto la guida del presidente Acquaroli abbiamo previsto la presenza di due ospedali di primo livello ad Ascoli e San Benedetto. E penso che la pandemia abbia dimostrato come le strutture sanitarie di prossimità garantiscano servizi necessari alla popolazione. Confermando la bontà della nostra scelta di continuare a puntare su due presidi di Ascoli e San Benedetto. Ai due ospedali si affiancheranno i necessari investimenti per realizzare una casa di comunità ad Ascoli e una a San Benedetto. Sulla scorta dei finanziamenti del Pnrr, le case della comunità dovranno essere realizzate entro il 2026 e noi apriremo un tavolo con i sindacati per anticipare la realizzazione”. Lo stesso assessore Saltamartini ha anche confermato la novità sul fronte delle liste d’attesa e le relative prenotazione. “Le misure che stiamo mettendo i campo sulle liste di attesa vedono al realizzazione di un coordinamento regionale, che fa riferimento alla dottoressa Benedetta Ruggeri che è del territorio ascolano, la quale si coordina con tutti i responsabili per le liste d’attesa a livello provinciale. In ogni azienda sanitaria territoriale c’è un responsabile che è chiamato a governare questo aspetto, in particolare su 4 prestazioni: la colonscopia, la gastroscopia, le Tac e le risonanze magnetiche. Ogni mattina loro fotografano il numero di prestazioni certificate dai medici di base, individuano il livello delle prestazioni giornaliere e loro sono incaricati di trovare allocazione per le altre prenotazioni. In termini di prestazioni aggiuntive oppure allocabili sul mercato della sanità, ma con una importante novità: le prestazioni dovranno sempre essere erogate nella provincia di riferimento e non come accadeva prima che si indirizzava la prenotazione di una prestazione richiesta ad Ascoli in altra zona, come ad esempio Urbino e cosi via. Questa nuova organizzazione è in vigore da una settimana e quindi si sta perfezionando”.
In premessa, il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, ha ribadito l’importanza del mantenimento del sistema con due ospedali di primo livello e, soprattutto, della decisione della Regione Marche col presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini di aver avviato il sistema delle Aziende sanitarie territoriali, rendendole autonome e quindi più efficienti ed efficaci.