Bisognerà attendere i risultati dell’esame del Dna per affermare con certezza che i frammenti di ossa bruciate rinvenuti nei pressi di un casolare di Morignano, sotto l’Ascensione, appartengono a Demetrio Di Silvestre, l’imprenditore di Tortoreto di cui si sono perse le tracce mercoledì scorso e la cui auto è stata rinvenuta il giorno successivo nel Fermano. A lanciare l’allarme e denunciarne la scomparsa era stata la moglie quando la sera non aveva visto rincasare il marito. Le indagini – condotte dal sostituto procuratore della Repubblica Umberto Monti che sul caso ha aperto un fascicolo per omicidio volontario – hanno consentito di raccogliere alcuni elementi considerati dagli inquirenti determinanti ai fini dell’inchiesta. I primi risultati degli esami medici legali disposti nei giorni scorsi avrebbero, infatti, dato riscontri che lascerebbero presupporre che si tratti proprio del cinquantaseienne abruzzese. I resti furono erano stati fiutati da un cane che era era a passeggio in quella zona con il padrone che ha immediatamente avvertito i carabinieri.