Aiutare le piccole medie imprese (pmi) a migliorare la competitività, sviluppando investimenti settoriali, difficilmente sostenibili dalle singole aziende ma sempre più necessari per essere competitivi e per crescere. Un obiettivo previsto dal bando Fesr 2021-27 “Filiere ed Ecosistemi” che ha anche tracciato la strada da percorrere: quella dell’aggregazione in reti. I risultati sono stati presentati dall’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione delle aziende capofila degli 11 progetti sostenuti. Complessivamente sono coinvolte 54 imprese che effettueranno 5,2 milioni di investimenti, a fronte di 2,6 milioni di contributi regionali. “Preservare e migliorare le competenze, valorizzare il capitale umano, sono necessità sempre più ineludibili”, ha detto l’assessore, ricordando che “nei prossimi anni, i vari bandi a valere sulle risorse europee, nazionali e regionali, riverseranno sul nostro territorio oltre 2 miliardi di euro”. Una somma enorme, ha rimarcato Antonini, “che inciderà in maniera penetrante sul tessuto produttivo marchigiano. Dobbiamo condividere questo momento con grande responsabilità, perché la qualità e la fattibilità dei progetti dovranno avere, come questi che presentiamo, ricadute positive sulle comunità locali. Quello che realizzeremo da adesso, con gli strumenti disponibili, delineerà il nostro futuro. Le Marche dei prossimi 20-30 anni le stiamo costruendo ora”. Silvano Bertini (dirigente settore Industria, Artigianato, Credito della Regione Marche) ha ripercorso i contenuti del bando: “Sosteneva al 50 per cento investimenti realizzati congiuntamente da almeno tre imprese, in rete tra loro, per rafforzare le filiere produttive, aumentare la competitività e creare un ecosistema regionale capace di generare un elevato tasso di innovazione. Traguardi da raggiungere con investimenti dal basso, puntando sulla capacità delle imprese a lavorare per obiettivi comuni”. Il bando, ha anticipato Bertini, “sarà riproposto perché lo riteniamo uno strumento necessario per rafforzare le piccole imprese che lavorano in rete”. Degli undici progetti finanziati, due riguardano “engineering e meccanica”, cinque il sistema casa e arredo, due la moda e due i servizi innovativi. Le attività coinvolte prevedono il risparmio energetico nello stampaggio, la cantieristica e la nautica, la produzione di occhiali immersivi, la progettazione di una macchina olearia, prodotti innovativi per l’edilizia, l’edilizia naturale, sistemi di gestione in rete, l’economia circolare, la prototipizzazione delle suole, una piattaforma digitale condivisa. Le aziende capofila sono: METALGRAM e VIDEOWORKS S.P.A (Engineering e meccanica), LINSET & CO. S.R.L. – INNOLIVING SPA – DIASEN S.R.L. – FLOEMA POWER SR – DMM S.P.A. (sistema casa e arredo), WUDAWU SRL – DA.MI. S.R.L. (sistema moda), HUB77 SRL e JEF SRL (servizi innovativi).