La Polizia di Stato di Fermo ha eseguito 11 misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Tre Archi” per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, perquisizioni domiciliari e il sequestro preventivo di appartamenti utilizzati per l’attività di spaccio. L’operazione, coordinata dalla Procura di Fermo e scaturita da una complessa indagine della Squadra Mobile fermana avviata nel 2022, è scattata ieri, a notte fonda, con l’impiego di circa 100 agenti, appartenenti alla Questura di Fermo ed a quelle di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Pesaro, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine, dalle unità cinofile antidroga della polizia e dal Reparto Mobile di Senigallia. Gli agenti hanno fatto irruzione contemporaneamente in una decina di appartamenti di Lido Tre Archi, dove hanno sorpreso gli indagati. I pusher si proteggevano con vedette e cani. Alcuni si sono barricati ed è stato necessario far aprire le porte dai vigili del fuoco. Una volta dentro, i tecnici veterinari specializzati in telenarcosi hanno somministrato sonnifero ad alcuni cani che volevano scagliarsi contro gli agenti. Contestualmente altro personale è intervenuto a Montegranaro , Morrovalle e Ripatransone . Sei le persone raggiunte da provvedimenti restrittivi: due in carcere, due con divieto di dimora nelle province di Fermo e Ascoli e, infine, altre 2 persone arrestate in flagranza perché trovate in possesso di consistenti quantitativi di droga.
In una casa a Montegranaro sono stati rinvenuti oltre tre chili tra eroina e hascisc, in buona parte suddivisi in 880 dosi destinate allo spaccio al dettaglio. Disposto inoltre il sequestro preventivo di 2 immobili, uno in via Tobagi, l’altro in via Paleotti. Sequestrati anche due cani molossoidi adulti: un rottweiler e un dogue de Bordeaux. In un appartamento sono stati infine rinvenuti e sequestrati una katana, 2 machete e una fiocina da sub. Tutti i soggetti coinvolti sono di origine magrebina ed hanno tra i 20 e i 35 anni. Durante le indagini è stato accertato che in un anno sono state effettuate circa 1.600 cessioni di stupefacenti, per un ricavo complessivo non inferiore a 100mila euro.