IMG_4582L’Intelligenza Artificiale non va vista come una minaccia ma anche come una opportunità in grado, in tanti settori, di semplificare e efficientare la nostra vita quotidiana purché si abbia l’accortezza di considerarla un mero strumento ed in quanto tale di utilizzarla in modo etico e responsabile. E’ quanto emerso dal XXII° Convegno regionale dei Maestri del Lavoro delle Marche, svoltosi ad Ascoli Piceno nelle gremitissima sala della Ragione del Palazzo dei Capitani del Popolo per iniziativa del consolato interprovinciale di Ascoli Piceno e Fermo di concerto con il proprio organismo regionale e l’Università Politecnica delle Marche e che ha avuto appunto per tema “Un nuovo Umanesimo del Lavoro per le sfide dell’intelligenza artificiale che avanza”.  Ad introdurre la discussione di grande attualità ed a coordinare i lavori della mattinata, il console interprovinciale Giorgio Fiori  che, oltre ad evidenziare la propria soddisfazione per la presenza del presidente nazionale Elio Giovati e di illustri relatori ha dato il là agli stessi relatori, evidenziando come sia in atto una realistica modificazione epocale del lavoro più tradizionale e che nonostante tecnologie e intelligenza artificiale che avanzano il lavoro umano deve avere sempre e comunque un ruolo primario nell’ambito di un nuovo umanesimo, inteso come motore della società nella logica di valorizzare i rapporti interpersonali e le eccellenze. Si è quindi passati ai saluti del vice sindaco Gianni Silvestri, dell’assessore Regionale Andrea Antonini e a due significative “testimonianze” dei grandi imprenditori nonché Cavalieri del Lavoro Battista Faraotti, amministratore unico di Fainplast e Alvaro Cesaroni, presidente della Sigma spa. Dopo il prologo del console regionale Luciano Orlandini che oltre a ricordare chi sono i Maestri del Lavoro ed il loro impegno nel sociale, si si sono susseguite le relazioni dei tre qualificatissimi docenti delegati dal Rettore Gian Luca Gregori, dell’università Politecnica delle Marche: Il prof. Domenico Ursino docente di sistemi di elaborazione che ha svolto il tema “Intelligenza Artificiale: sfide, opportunità e rischi”; il prof. Francesco Orazi docente di sociologia, che ha svolto il tema “Intelligenza artificiali e grammatiche tecnologiche: come cambiano le relazioni intersoggettive e la circolazione delle conoscenze nei luoghi di lavoro”; e il prof. Alessandro Giuliani docente di Diritto, che ha trattato il tema “Intelligenza artificiale e limiti al controllo del lavoratore”. Si è quindi lasciato spazio all’attesissimo intervento del vescovo di Ascoli Piceno Giampiero Palmieri che oltre a ricordare che anche il Papa si sta da tempo particolarmente interessando alla tematica, ha esternato le sue profonde riflessioni di natura etica sottolineando che la sfida tra macchine e uomo è appunto anche di natura etica ma che l’uomo è un corpo, mettendo così in risalto l’importanza della dignità umana, della giustizia sociale e del bene comune che vanno garantite. A seguire gli altrettanti appassionati interventi del presidente ANMIL-Marche Marcello Luciani e di Paola Luzirappresentante delle segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil. Le conclusioni, come da programma, sono state svolte dal presidente nazionale Elio Giovati che, oltre a ritenersi molto soddisfatto delle tante riflessioni illuminanti emerse nel corso della mattinata, ha sintetizzato l’impegno costante dei Maestri del Lavoro d’Italia verso il modo della scuola, per favorire la formazione delle nuove generazioni anche nell’ottica dell’etica del lavorare insieme.

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