regione marcheL’obiettivo è quello di trasferire a soggetti svantaggiati competenze tecnico-professionali, fornire loro strumenti di autonomia lavorativa e formare professionalità adatte ad un possibile inserimento nel mondo del lavoro. E’ quanto è contenuto all’interno del documento, approvato ieri dalla giunta regionale, che stabilisce le linee di indirizzo per la definizione dell’offerta formativa destinata a persone in stato di disoccupazione, a disoccupati con disabilità e a persone soggette a provvedimenti dell’autorità giudiziaria detenute negli istituti penitenziari delle Marche, condannati e ammessi al lavoro all’esterno. Saranno rese disponibili complessivamente, nel triennio 2024-2026, risorse pari a 2.400.000,00 equamente distribuite per ogni annualità. “E’ nostra intenzione – spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Stefano Aguzzi – rendere disponibile un’offerta formativa rivolta ai soggetti svantaggiati, per l’aggiornamento, la qualificazione e la specializzazione delle competenze tecniche e professionali per sostenere e rafforzare l’inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro fornendo anche risposte alle richieste delle imprese. Inoltre, altro obiettivo è rendere disponibile un’offerta formativa rivolta a soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, residenti presso le carceri della Regione Marche con il coinvolgimento delle Istituzioni penitenziarie”. All’intervento principale si affianca, infatti, in continuità con il protocollo di intesa e collaborazione del dicembre 2017 per la costituzione del Polo professionale presso gli Istituti penitenziari di Ancona – sede Barcaglione, firmato dalla Regione Marche, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria dell’Emilia Romagna e Marche ed il Garante dei diritti di adulti e bambini – Ombudsman delle Marche, una linea di finanziamento destinata alle persone detenute nelle carceri delle Marche che consenta alle Istituzioni penitenziarie, di programmare, organizzare e attuare azioni formative professionalizzanti finalizzate al reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. L’avviso, a carattere pluriennale, resterà aperto negli anni 2024–2025-2026 e la procedura prevista per la presentazione delle proposte progettuali sarà “a sportello”, individuando per la presentazione dei progetti, 2 scadenze per ogni annualità e per ogni linea di intervento.  I progetti potranno essere presentati dal giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso pubblico sul BURM fino al 30/06/2026, alla data di chiusura di ciascun sportello.  Le proposte progettuali potranno essere presentate da Enti di formazione, pubblici (esclusi i Servizi territoriali per la formazione) o privati, che alla data di presentazione della domanda di finanziamento, risultino accreditati presso la Regione Marche per la macrotipologia “Formazione superiore” o che abbiano presentato istanza di accreditamento per la macrotipologia richiesta e ottengano l’accreditamento prima della stipula dell’atto di adesione. Ogni ente formativo potrà presentare un’unica proposta progettuale per ogni scadenza e per ogni linea di intervento. Per la linea di attività destinata a finanziare progetti rivolti a persone soggette a provvedimenti dell’autorità giudiziaria l’intervento dovrà prevedere obbligatoriamente il coinvolgimento dell’Istituzione penitenziaria presso cui si intende svolgere l’attività formativa, attraverso la sottoscrizione di un Accordo di Collaborazione fra l’ente formativo e l’istituzione penitenziaria.

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