Karim Zedadka, uno dei volti nuovi del mercato di gennaio, ha parlato nella conferenza stampa di metà settimana del momento dei bianconeri e del prossimo impegno di campionato con la Feralpisalò: “Il pareggio con la Cremonese ci ha lasciato molta fiducia, ha dimostrato che siamo capaci di non subire gol, ma c’è un po’ di rimpianto perché potevamo realizzare uno o forse due reti; il punto contro la seconda in classifica ci ha dato serenità, dobbiamo ripartire da questo per prenderne altri nelle prossime partite. Le prestazioni finora ci sono state, le sconfitte sono arrivate su dettagli e non perché subiamo 4-5 gol a partita, stiamo lavorando molto su questi dettagli e penso che per le prossime partite vedrete un cambio. E’ la prima volta che vivo una situazione come quella attuale, sono consapevole dell’importanza della partita di sabato e in generale della situazione, sono sereno perché vivo la squadra ogni giorno, è viva e ha voglia di mettere le cose a posto, sono convinto che faremo punti contro la Feralpisalò e la situazione andrà meglio. Sento allo stadio l’atmosfera che c’è, ho vissuto stadi dove si canta e si fa rumore, anche qui ho trovato tanto calore e amore dei tifosi nei nostri confronti e vogliamo ripagarli sul campo”.

L’esterno ha parlato anche delle prime impressioni avute al suo arrivo in bianconero e delle sue caratteristiche: “Quando sono arrivato mi sono trovato fin dall’inizio molto bene, conoscevo già Bayeye perché è francese e altri calciatori per averli affrontati da avversari. Prima di venire avevo sentito il Mister e lo staff. Sono un esterno offensivo, preferisco giocare a sinistra perché posso rientrare sul piede destro e mettere l’ultima palla, un cross o fare il tiro da fuori area; in Belgio ho giocato anche a destra, quindi sono impiegabile in entrambi i lati, ma preferisco a sinistra. In Lussemburgo la prima parte di stagione è andata così così, ero felice di ritrovare un posto da titolare – a Napoli non sono mai riuscito a guadagnarmi il posto – il livello non era quello che mi aspettavo, ma ho giocato e mi ha fatto bene ritrovare il ritmo”.

Zedadka sente di poter dare molto all’Ascoli: “Col mio stile di gioco posso dare quella spinta necessaria alla squadra quando la partita si mette male e la dobbiamo vincere, posso contribuire in termini di velocità, passo, e personalità, perché non è detto che se uno è giovane non può dare la carica agli altri, io ci provo ad incitare tutti sulle azioni di gioco, sui calcio d’angolo o su una punizione e dico ‘dai, dobbiamo ribaltarla!’. Mi avete visto poco perché ho fatto solo due presenze, sono in grado di dare l’ultimo passaggio, anche di fare gol, poi si vedrà col tempo. Non c’è un compagno di squadra a cui sono più legato, siamo un gruppo unito e tutti mi hanno accolto molto bene. L’obiettivo personale è sempre secondario, la cosa più importante è salvarsi e io darò tutto, poi c’è un diritto di riscatto e, se ci salviamo, magari la società fa valere l’opzione e divento un giocatore dell’Ascoli; sarebbe una bella cosa, ma prima di tutto dobbiamo pensare a salvarci”.

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