La sede Inail di Ascoli

La sede Inail di Ascoli

Guido Bianchini, presidente del Comitato Inail di Ascoli, esamina i dati relativi alle denunce di infortuni sul lavoro nelle Marche e ad Ascoli.  “Nelle Marche – afferma Bianchini – le denunce di infortunio, presentate nel primo bimestre del corrente anno passano da 2.434 a 2.487 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2.2%). Le denunce in itinere passano da 299 a 312 (+4.3%) e rappresentano il 12.54% del totale. Particolarmente colpito è il settore industriale e servizi, poiché si passa da 1.794 a 1.844 denunce (+2.8%) e rappresenta il 74.14% del totale. Le denunce delle Attività manifatturiere aumentano del 3.6% (da 308 a 319); preoccupante è l’incremento nelle Industrie alimentari poiché passano da 19 a 33 denunce (+73.7%); nelle Costruzioni si registra un progresso del 13.2% ( da 144 a 163)”.

“Circa i dati della provincia di Ascoli Piceno – aggiunge Bianchini – i numeri vedono una crescita degli incidenti, poiché passano da 295 a 315 denunce (+6.8%, dato maggiore di quello regionale). Positivo è il dato sulla riduzione degli infortuni mortali, scesi da 5 del primo bimestre del 2023 a 2 dello stesso periodo del 2024 (-60%). Nessuno nella provincia picena. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail, nel primo bimestre del 2024, sono state 1.261 (+119 casi ovvero +10.4% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il 90% è del settore industria e servizi. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo bimestre del 2024, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio”.

“Dopo anni . conclude Bianchini – nel Piceno registriamo una diminuzione del 16.9% (da 148 a 123 denunce). I dati illustrati, sempre provvisori e soggetti a variazioni, sono sempre fonte di riflessione e preoccupazione. Le norme di tutela ci sono, anche se spesso poco chiare, con necessità di snellimento, con un sistema di controllo efficace da implementare, che sia proattivo, sensibile e di qualità; è altresì vitale implementare tutte le azioni possibili per diffondere la cd cultura della sicurezza partendo dai futuri lavoratori del domani. Così come le sinergie di tutti gli attori interessati condividendo azioni e comportamenti virtuosi anche alla luce di una nuova organizzazione del lavoro che si sta delineando. Non si possono infine ignorare, in questo nuovo contesto, le problematiche sulle differenze di genere e i tanti lavoratori stranieri presenti nelle nostre aziende”. 

I dati forniti da Bianchini sono rielaborati su fonte Open Data Inail.

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