Carletti Sabato 11 maggio quarto e ultimo appuntamento con l’edizione 2024 de Il sociale nel segno della tradizione, rassegna organizzata dai sestieri di Porta Solestà e Sant’Emidio con la Lilt di Siena, in collaborazione con i castelli di Venarotta e Montegallo, il sostegno della Fondazione Carisap e il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno. A chiudere gli eventi sarà “Questione di testa”, intervista pubblica al professor Sandro Carletti, neurochirurgo di fama, primario dell’Ifca di Firenze, direttore sanitario del complesso della Lilt di Siena. Specializzato in neurochirurgia – ma anche in chirurgia generale d’urgenza e pronto soccorso – allievo del luminare Giulio Maira, Carletti per oltre 15 anni è stato direttore della Struttura complessa di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Terni e in seguito responsabile anche del Dipartimento di neuroscienze e neuroriabilitazione. Nel 2018 coraggiosa scelta di vita e professionale: alla ricerca di nuovi stimoli, si è dimesso. E’ entrato nel Gruppo Giomi e ha dato vita al reparto di neurochirurgia dell’Ifca di Firenze clinica Ulivella e Glicini, struttura convenzionata in cui è possibile essere curati senza costi aggiuntivi rispetto agli ospedali pubblici. Oltre 10 mila interventi chirurgici in carriera, il professore opera a Firenze e Roma e visita in 14 diverse città del centro Italia, tra cui Ascoli. Sabato 11 maggio, a partire dalle ore 16, nel teatrino parrocchiale di Venarotta, Carletti spiegherà le patologie che causano il mal di testa, quando preoccuparsi, cosa fare e come curarsi. Risponderà, inoltre, alle domande dei cittadini. Nel corso della conferenza sarà ricordato Patrizio Zunica, console del sestiere di Porta Solestà, precocemente scomparso, che a Venarotta – dove viveva – era stimato e benvoluto da tutti.

Il professor Carletti: “Torno molto volentieri ad Ascoli, una città a cui voglio bene e dove ormai ho tanti cari amici. La mia professione non mi lascia tanto tempo libero e queste occasioni vanno prese al volo, non solo per incontrare e conoscere nuove persone, ma anche per spiegare aspetti delle patologie che giornalmente affronto e dispensare consigli a chi ne sente il bisogno. Ringrazio i sestieri e l’amministrazione comunale di Venarotta: purtroppo iniziative lodevoli sociali del genere sono sempre molto rare

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